Immigrati generosi a Natale per le rimesse di soldi verso casa
Fonte: immigrazione.aduc.it
Le rimesse dei migranti sono aumentate di quasi un terzo nel periodo del Natale. Dal primo dicembre le transazioni hanno registrato una crescita del 30 per cento rispetto al mese precedente. Lo rivela uno studio di MoneyGram secondo cui ad accompagnare il trasferimento di soldi con messaggi di auguri sono stati principalmente gli europei dell’Est e i sudamericani. I piu’ ‘generosi’ sono stati i romeni seguiti dai polacchi, mentre al terzo, quarto e quinto posto si trovano rispettivamente gli immigrati provenienti da Sudamerica, Africa e Albania.
Un Comento alla notizia:
savpg8801:
Gli immigrati ci salvano dall’obbrobrio dei lavori umili, dai lavori che ci sporcano le mani, dal vedere le nostre donne andare a far marchette come una volta(per strada), insomma, senza di loro i nostri conti pubblici, specie degli istituti di previdenza, sarebbero al tracollo.
Guadagnano tanti soldi che risparmiano, non come noi italiani che tanti presi di più spesi, tanto a risparmiare non serve, bisogna godersi la vita, ma i nostri euro, però non restano quì in Italia a comprar vestiario, saldi, elargiti a ristoratori ed albergatori(forse un giorno si lamenteranno anche di questo), automobili nuove, elettronica, a viaggiare per musei o per città, per mostre, per tifoseria globale, per outlet e ipermercati, per comprar pesci da trenta-quaranta eur al chilo. loro il superfilettino di sogliola fresca lo lasciano a noi italiani che l’amiamo tanto.
Loro ci insegnano come tanta gente, con bassi stipendi, potrebbe campare bene ugualmente se accantonasse le fregole del “si vive una volta sola”.
Molta brava gente fra gli immigrati; la maggior parte è operosa e sana, salvo qualche rapinatore, spacciatore, ladro, stupri o giù di lì. Ma non ancora faccendieri, bancarottieri, ladri del e nel potere, costruttori abusivi mai puniti, amministratori corrotti, commercianti smaliziati che ci vendono ogni cosa cinese a prezzi italici.
Pur tuttavia, il risparmio da essi operato, scappa in giro per il mondo, in paesi poveri con cui in due anni di rimesse si comprano la casa.
E questo ci priva sia di circolante, che di provviste sui conti (italiani).
Ed aiuta anche a rendere meno in attivo(qualora ogni tanto lo sia) il saldo della Bilancia dei Pagamenti. Un po’ come accadeva quando gli emigrati eravamo noi. Insomma, l’emigrato rarissimamente compra titoli di Stato, per i fabbisogni dello Stato stesso (attualmente sta anche esagerando nel debito pubblico) aiutando noi italiani tutti. E’ ovvio che se nessuno comprasse titoli italiani, lo stato non esisterebbe più perchè campa anche con questo oltre che con le tasse.
Qualche ente come la Banca d’Italia è in grado di quantificare le rimesse. Se si ipotizza che di regolari ce ne siano un 12-14% ed altrettanti irregolari, la cifra che esce dal nostro Paese sarebbe importante per la nostra gestione monetaria.