Pm genovese “si ribella” alla Bossi-Fini e scarcera senegalese
Fonte: www.ilsecoloxix.it
Il sostituto procuratore Francesco Pinto ha disapplicato la legge Bossi-Fini, in tema di immigrazione clandestina. Un provvedimento che farà discutere perché Pinto ha disposto la scarcerazione di un immigrato in virtù della direttiva europea 2008/115 mai recepita dall’Italia, ma che è entrata automaticamente in vigore dopo il termine di scadenza del 24 dicembre. Il magistrato ha così ordinato la scarcerazione di un immigrato arrestato nei giorni scorsi per il reato di clandestinità, senza bisogno della decisione del giudice per le indagini preliminari.
Secondo il pm, la attuale normativa italiana sulle espulsioni è incompatibile con la direttiva europea per quattro motivi: l’accompagnamento coattivo alla frontiera, la detenzione, la permanenza nei centri di identificazione ed espulsione e il termine di cinque giorni per abbandonare l’Italia. «Tutte disposizioni – scrive il magistrato – che risultano lesive del diritto alla libertà personale dello straniero così come tutelato dal corpo dei principi stabiliti dalla direttiva europea». Anche l’arresto, così, diventa «in tal modo vietato» per questo Pinto ha disposto «l’immediata liberazione».
l provvedimento avrà sicuramente risvolti politici anche considerando che Pinto è presidente della sezione ligure dell’Associazione nazionale dei magistrati.
«Quello del pm Francesco Pinto è un provvedimento importante. Ma è ancora presto per cantare vittoria». Lo ha detto l’ avvocato Andrea Paolo Guido, legale dell’ immigrato scarcerato oggi a Genova. «L’orientamento non è unitario – ha spiegato l’ avvocato – ci sono varie correnti di pensiero. Si tratta di una materia molto complessa e da studiare attentamente. Vedremo nei prossimi giorni se anche gli altri magistrati si adegueranno a questa linea di pensiero».
L’immigrato scarcerato oggi dal sostituto procuratore Pinto, che ha disapplicato per la prima volta in Liguria la legge Bossi-Fini, è un senegalese di 30 anni. Il giovane era arrivato in Italia da alcuni mesi e fa il venditore ambulante, in attesa di trovare un lavoro migliore che gli consenta di partecipare alla prossima sanatoria. Il ragazzo è stato fermato ieri mattina da alcuni agenti in strada, per un normale controllo dei documenti. Dagli accertamenti, però, è emerso che l’immigrato era stato già colpito da un ordine di espulsione da parte del questore a cui non aveva ottemperato. È così scattato l’arresto come prevede la legge sull’immigrazione.