A Prato crescono solo le imprese cinesi, arrivate ad essere un quarto del totale.
Fonte: www.immigrazioneoggi.it
Presentato il rapporto della Camera di commercio sull’imprenditoria straniera. Con la crisi diminuiscono le aziende con titolare romeno, albanese, marocchino ed egiziano.
Continuano a crescere le imprese cinesi nella provincia di Prato, arrivate ad essere un quarto di quelle totali. Un andamento in controtendenza rispetto al resto dell’economia che, al netto delle aziende del Sol Levante, vede una contrazione.
Nel corso del 2009 il numero di imprese attive a esclusiva conduzione straniera iscritte alla Camera di commercio di Prato è aumentato del 10,7%.
Una crescita quindi sostenuta, soprattutto se rapportata alla dinamica in atto presso le aziende avviate da imprenditori italiani (-1,6% la variazione delle attive), ma inferiore a quanto registrato nel corso del 2008 (+13,1%) e ben lontana dai livelli sperimentati verso la metà del decennio, stabilmente superiori al 20%.
Il rallentamento – si legge nel rapporto – ha riguardato gran parte delle aziende riconducibili alle etnie più radicate sul territorio: il tasso di crescita delle imprese cinesi si è mantenuto tutto sommato costante (+13% nel 2009 a fronte del +12,7% registrato nel 2008), ma una brusca frenata ha riguardato lo sviluppo delle imprese a conduzione albanese (+0,0% nel 2009, +9,8% nel 2008); rumena (2009: +8,9%, 2008: +29,5%) e marocchina (2009: +15,2%, 2008: +27,3%). Per il terzo anno consecutivo, inoltre, sono diminuite le imprese promosse da cittadini egiziani (-5,9%), così come si è ridotto il numero delle aziende tunisine (-9,5%).
Sono i dati del rapporto L’imprenditoria straniera in provincia di Prato, elaborato dalla locale Camera di commercio. Lo studio riporta i dati definitivi dell’anno 2009 e dei primi sei mesi del 2010. In termini numerici, le aziende attive gestite da cinesi nel 2009 erano 4.460. Tra di esse, risulta significativo l’aumento di società di capitali (323 registrate nel 2009, +7,1% rispetto al 2008) a fronte di una progressiva e costante crescita delle ditte individuali: incrementi significativi, 22% complessivo, nel settore del commercio e in quello delle attività turistiche e ricettive.
Sostenuto anche il tasso di turn over delle imprese cinesi: il 35% di queste, nel 2009 risulta avere meno di 2 anni di vita.
Per Carlo Longo, presidente della Camera di commercio di Prato, “ci potevamo aspettare che la crisi e le azioni per il contrasto all’illegalità segnassero un’inversione di tendenza, ma così non è stato”. Secondo Longo “il dato di fatto è che i cittadini stranieri trovano a Prato un territorio favorevole per fare impresa, mentre gli imprenditori italiani hanno una sempre maggiore avversione al rischio”.
Il rapporto completo.