Badanti e famiglie, “serve un incontro di diritti”
Fonte: www.redattoresociale.it
Il presidente del Forum per le associazioni familiari Belletti: “Non si tratta di roba da cattolici, ma di un sistema che serve al bene comune”. Bonanni (Cisl) annuncia la nascita di una associazione della Cisl per conciliare gli interessi
ROMA – Il perenne immobilismo di un paese pieno di retorica sul cambiamento ma che nel concreto non cambia mai. E’ questo il problema principale dell’Italia per Raffaele Bonanni, segretario generale Cisl, che allarga lo sguardo all’intero sistema paese concludendo il convegno organizzato su colf e badanti come risorse per le famiglia e la società. “Siamo stufi dell’alternanza di governi che non danno risultati: noi non ci mettiamo nello scontro politico, ma dobbiamo avere il coraggio di andare controcorrente”. “Non siamo piume prede del vento, ma rondini capaci di andare controcorrente: il tempo ci darà ragione”. Per Bonanni “se vediamo insensibilità nel governo, abbiamo il dovere di arretrare, ma se arretrato è lo sguardo delle opposizioni dobbiamo sapere fare altrettanto: non partecipiamo al gioco della politica, manteniamo la nostra autonomia”.
Bonanni esprime apprezzamento per il sistema della bilateralità messo a punto dal sindacato per conciliare gli interessi di famiglie e anziani da un lato e lavoratori dell’assistenza familiare dall’altro, e annuncia la nascita di una associazione della Cisl che persegua proprio questo obiettivo. “Dobbiamo organizzarci per andare oltre l’assenza storica del pubblico in un’area così delicata per la vita e la famiglia, e vogliamo costruire una entità capace di organizzare persone e di rappresentare persone”. Tutto ciò insieme ad una “forte spinta per la formazione”. “Non vogliamo – dice ancora – che lo stato sia sostituito, ma che lo stato cambi il suo modo di agire rispetto a queste esigenze”. E nel cambiamento c’è anche una riforma fiscale che vada di pari passo con la lotta all’evasione.
A sottolineare l’importanza anche economica del lavoro di cura in famiglia è il presidente del Forum per le associazioni familiari Francesco Belletti. I temi della natalità e dell’invecchiamento – dice – sono variabili economicamente decisive: “Non si tratta di roba da cattolici, non è una questione privata, una questione di nicchie, ma un sistema che serve al bene comune. Ecco perchè urgono politiche forti che siano specchio del progetto che abbiamo per il paese”. L’Italia invece – secondo Belletti – “continua a navigare a vista”, senza rendersi conto che occorre cambiare ora, prima che la nostra società sia schiacciata dalle modifiche demografiche. Serve dunque un “incontro dei diritti”, quello alla cura e quello al lavoro, in un contesto così speciale come è quello familiare. Laddove occorre “insistere sulle relazioni”, sull’alleanza e sul riconoscimento reciproco più che sulla concorrenza o sul conflitto di interessi. Belletti ricorda che la produttività del paese non si basa solo sulle imprese, ma anche sul lavoro di cura svolto nelle case. “Si dunque ad un welfare plurale e comunitario e sussidiario basato sulla famiglia, ma non perchè questa è una risorsa a basso costo, ma perchè è un attore cruciale nell’alleanza della cura per persone fragili”. Essa però non può rimanere sola: “A tutti gli attori sociali tocca fare il proprio”.