Kebab e centri massaggi cinesi via dai centri storici: Lega all’attacco
Fonte: www.redattoresociale.it
Presentato a Milano il progetto di legge regionale “Harlem”. Gli obiettivi: evitare l’addensamento di negozi gestiti da cittadini stranieri nelle stesse zone della città, impedire la formazione di “quartieri ghetto”, tutelare “le attività tradizionali”
MILANO – Mettere un freno al proliferare di kebab e centri massaggio orientali per evitare l’addensamento di negozi gestiti da cittadini stranieri nelle medesime zone delle città e impedire la formazione di “quartieri ghetto”. Questi gli obiettivi del progetto di legge regionale “Harlem” presentato oggi a Milano dai rappresentanti regionali e comunali della Lega Nord. “Una volta approvata, la norma consentirà alle amministrazioni comunali di selezionale le attività commerciali da aprire in una determinata zona della città”, spiega Andrea Gibelli, assessore all’Industria e all’artigianato.
La norma non è retroattiva e la selezione avverrà sulla base di criteri qualitativi “per tutelare la qualità della vita dei residenti -spiega Gibelli-. La norma si applica solo dove serve, valutando il numero di posteggi auto, le esigenze di viabilità, l’eventuale inquinamento acustico e luminoso”. Il progetto di legge verrà depositato già domani e l’obiettivo dei suoi promotori è quella di portarla su banchi del consiglio regionale prima dell’estate.
La proposta di legge fa riferimento alla Direttiva europea 2006/123/CE (meglio conosciuta come direttiva Bolkestein) nella parte in cui stabilisce che la libertà d’iniziativa imprenditoriale può essere limitata “laddove sussistono situazioni in contrasto con ordine pubblico, sicurezza pubblica, sanità e tutela dei consumatori”, si legge nella relazione.
Principale bersaglio di questa proposta di legge sono i centri massaggio orientali e i locali in cui si somministrano cibi e bevande. “Vogliamo tutelare le attività storiche tradizionali -aggiunge Andrea Gibelli- dando alle amministrazioni locali uno strumento per il governo del territorio e per combattere il dumping economico di attività di tipo etnico che mettono fuori mercato i prodotti locali”. Se la legge verrà approvata, i nuovi centri massaggi verranno equiparati ai tradizionali centri estetici (rendendo la loro apertura subordinata al possesso di precisi requisiti professionali). Per aprire un nuovo bar, un kebab o una pizzeria al trancio, invece, sarà necessaria non solo l’iscrizione all’Inps da almeno due anni, ma anche la certificazione del regolare versamento contributivo, pari all’importo dell’assegno sociale (circa 417 euro mensili). Giro di vite anche sugli ambulanti: la legge Harlem infatti prevede l’obbligo di non avere sanzioni amministrative pecuniarie inevase e l’istituzione di un registro regionale del commercio ambulante a disposizione delle amministrazioni comunali.
“Le liberalizzazioni del commercio hanno portato a una situazione in cui certi quartieri di Milano non sembrano più tali -commenta Matteo Salvini, capogruppo comunale della Lega Nord-. Questa proposta di legge mira a vuole tutelare non solo il centro storico , ma anche le periferie”.