vi racconto la mia “vicenda” sulla cittadinanza…
Sono cittadina extracomunitaria, ma ho scoperto di essere cittadina anche Italiana da 6 anni e non lo sapevo…
la settimana scorsa ho scoperto che è tutto uno sbaglio… che siccome il comune di Leinì non fa tante pratiche di questo tipo… con gli immigrati… non sapeva che doveva essere considerato il fatto che è stato emesso dal Tribunale di minori e che conta la data dell’inizio della richiesta… quindi forse in questa settimana divento cittadina italiana…
I Fatta: sono arrivata in Italia a novembre del 2003… sono stata adottata dal marito di mia madre, cittadino Italiano, mio padre. fecce la domanda di adozione quando io ero minorenne, avevo 17 anni.
la sentenza di adozione emanata dal tribunale dei minori me la mandarono nel 2005, quando io ormai ero maggiorenne e abitavo allora al comune di Leinì. i miei genitori furono in comune a dare questa sentenza. loro risposero che io non potevo avere la cittadinanza Italiana perché ero in quel momento maggiorenne e che dovevo aspettare solo 5 anni (iniziando dalla data di emissione della mia carta di soggiorno) per poter fare la richiesta di cittadinanza.
il comune però, mi aggiunse il “nuovo” cognome prima degli altri cognomi… in tutti quelli anni, fino alla settimana scorsa ho dovuto spendere tanti soldi e perdere tante opportunità di lavoro e di formazione per la mancanza della cittadinanza Italiana.
nel 2007 sono andata all’anagrafe di Torino per chiedere se potevano cancellare questo cognome perché ho tre cognomi solo in Italia… (essendo cittadina extracomunitaria, ho quello del padre e della madre biologica… in più il cognome del padre adottivo) e nel mio paese solo due cognomi e per farlo riconoscere in la dovrei fare un processo per riconoscimento di sentenza all’estero… che verrebbe a dire spendere un sacco di soldi, e all’anagrafe del comune di Torino mi hanno mandato da un ufficio all’altro… mi hanno tenuta per 5 ore, per poi dirmi che non sapevano chi aveva protocollato la sentenza e che mi avrebbero chiamata al mio numero di telefono… cosa alla quale ho creduto per un momento ma che non accade mai.
2011, dopo aver aspettato come mi avevano detto, 5 anni e dopo aver speso tanti soldi facendo arrivare dal mio paese i documenti che mi richiedevano per iniziare la pratica di cittadinanza… (documenti che devono essere tradotti, legalizzati dal ministero degli esteri del mio paese, timbrato dall’ambasciata italiana che ti fa pagare tipo 40 dollari per un timbro in ogni documento) ho pagato anche 200€ al ministero dell’interno Italiano… perché adesso è così…
Ma… questo non l’avremmo scoperto sé… non avessi avuto problemi con la pratica di cittadinanza…
mi chiamano per un colloquio in questura… vado con ancora altri documenti che mi hanno richiesto di portare… e mi dicono che manca il reddito famigliare dell’anno 2010…
io: ma se io ho già presentato i redditi dei 3 anni che mi richiedevano quando ho iniziato la pratica?
signore ufficio cittadinanza questura: eh signorina, mi dispiace, noi siamo la questura e lei le ha mandate in prefettura…
io: ma la pratica non è la stessa? senta, l’anno scorso abbiamo avuto dei problemi economici, conseguenza della crisi, mio padre è stato disoccupato e mi madre faceva tanti lavori… fino adesso ha solo avuto piccoli contratti ha progetto… mai un contratto a tempo indeterminato.
sig. dell’ufficio cittadinanza della questura: eh… mi dispiace, porti tutto quello che possa fare reddito, anche la pensione dei nonni… ma se lei non raggiunge la somma richiesta per 6 persone… dovremmo interrompere la sua pratica di cittadinanza… fin quando lei abbia il reddito necessario.
molto delusa e nervosa… chiamo mia mamma:
mia mamma: non è possibile!!!! tranquilla, chiederò a una persona con cui lavoro della prefettura.
dopo 2 giorni:
mamma: Figlia mia, mi hanno detto che tu sei già cittadina Italiana!!!
io: ??? no, mamma… non ti ricordi quello che mi hanno detto a Leinì?
mamma: no, queste persone mi hanno detto che una sentenza di adozione iniziata quando tu eri ancora minorenne, viene pressa come tale e essendo tu ancora minorenne allora… dovevi essere considerata come tale…
io: HOOOOO.
dopo 4 giorni: andiamo con mio padre all’anagrafe di Torino (più bello ed efficiente in confronto a 4 anni fa)
e dopo aver raccontato tutto e facendole vedere la mia sentenza…
signora dello stato civile di To: ma, non capisco, è vero c’è stato un errore… chiamerò alla responsabile del registro civile di Leinì
signora dello stato civile a Leinì: ah sì? doveva essere considerata come minorenne? opssssss, eh che noi non facciamo tante pratiche come questa e sai… allora digli di venire con il suo certificato di nascita tradotto e legalizzato dal suo paese che qui cambiamo tutto e provo a correggere nel minor tempo possibile.
signora dello stato civile di To: scusate, c’è stato un errore.
cosa posso fare con tutti questi 6 anni di mancato diritto?
perché negli uffici comunali si comportano così? un lavoro e una carica così importante non dovrebbe essere svolta da persone competenti e aggiornate sulle normative e leggi? a quante persone sarà accaduta la stessa cosa?
mettendo in confronto i diritti dei giovani cittadini italiani e dei giovani immigrati… ma quanto grande è la differenza tra la comodità di non dover fare tutti questi documenti e di dover farli e quanto privilegiati sono quelli che hanno un diritto nel proprio paese e quanto faticoso può essere chiamato sempre straniero.
fin quando non si fa seriamente una campagna di riduzione degli anni per l’acquisizione della cittadinanza… sarà molto difficile avere una vera INTEGRAZIONE.
UNA RAGAZZA ESTRANIERA – ITALIANA
N.B.: questi sono i documenti che ti chiedono per iniziare la pratica di cittadinanza e ci vogliono almeno 2 o 3 anni per averla (oltre i 5)
- certificato casellario con marca da bollo,
- certificato penale del paese di origine
- certificato storico di residenza
- copia carta di soggiorno
- stato famiglia (2 fotocopie)
- certificato casellario giudiziale e dei carichi pendenti
- copia dei redditi percepiti negli ultimi 3 anni
- copia di sentenza
- copia della ricevuta del versamento contributivo dei 200€
La Legge Bossi-Fini dovrebbe essere modificata e integrata da nuove norme.
– Considerò 10 anni di attesa sul territorio nazionale cosi come previsto dai regolamenti e leggi, troppi anni per acquisire la cittadinanza da parte di exstracomunitari, dovrebbero essere ridotti a 5 anni di residenza e di effetivo lavoro regolare.
– I figli di exstracomunitari già residenti in Italia al compimento dei 18 anni devono essere trattati come i figli degli italiani, restano nella componente famiglia fino a quando non trovano un utile lavoro o formano una famiglia propria.