Pediatra di famiglia e diritto all’istruzione superiore anche per i figli degli immigrati irregolari.
Fonte: www.immigrazioneoggi.it
Un documento della Società italiana di pediatria (Sip) e dalla Società italiana di medicina delle migrazioni (Simm) chiede misure di tutela per l’infanzia straniera.
Il pediatra di famiglia garantito anche ai bambini stranieri figli di irregolari ed un permesso di soggiorno “prolungato” per ogni madre immigrata, che sia regolare o meno. Sono due delle proposte lanciate dalla Società italiana di pediatria (Sip) e dalla Società italiana di medicina delle migrazioni (Simm), per sollevare l’attenzione sulle decine di migliaia di bambini e ragazzi figli di irregolari.Si tratta di proposte che “assumono una straordinaria importanza alla luce del quadro di instabilità politica dei Paesi del Nord-Africa e dei flussi migratori”, ha sottolineato Mario Affronti, presidente della Simm. Le due società propongono di estendere le prestazioni del Sistema sanitario nazionale, del pediatra di famiglia e del medico di medicina generale a tutti i minori stranieri in Italia, di prolungare il permesso di soggiorno da sei mesi a un anno di vita del bambino per le madri immigrate irregolari e rilasciare permessi di soggiorno a lungo termine per le famiglie con bambini in età scolare. Per Alberto G. Ugazio, presidente della Sip, “la salute del bambino è inseparabile dall’integrità della sua persona. I percorsi di inserimento didattico nelle scuole sono cruciali per la piena integrazione”. Per questo Sip e Simm chiedono che sia garantito l’accesso alle scuole per i figli degli immigrati privi di permesso di soggiorno, anche fuori della scuola dell’obbligo, e che ci sia parità di trattamento tra italiani e stranieri regolari, nei sussidi economici per donne, maternità e bambini.