LA DENUNCIA
Fonte: www.repubblica.it
Respingimenti, “Quelli di massa sono vietati” Lo dice la legge e una Convezione europea – Il Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR) segnala l’illigittimtà dei provvedimenti del govenro in materia di immigrazione. Ogni immigrato deve essere trattato come un caso a sé e l’eventuale respingimentoi deve essere consegnato a mano con una motivazione scritta.
di CARLO CIAVONI
ROMA -Mentre il presidente del Consiglio e il suo ministro dell’Interno continuano a domandarsi se sia ancora il caso di restare in Europa, dopo la decisione del vertice di Lussemburgo di respingere il piano sulla protezione temporanea dei rifugiati, c’è chi fa notare al govenro italiano che a Lampedusa è stata violata ripetutamente una legge dello Stato. Con la scusa dell’emergenza, è stata bellamente disatteso il Regolamento di attuazione del “Testo Unico Immigrazione” del 1998, che porta la firma dell’onorevole Livia Turco e dall’attuale Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. A ricordarlo a tutti è Christopher Hen, direttore del Centro Italiano per i Rifugiati CIR 1.
Rispettate almeno la legge. E’ quanto afferma, in sostanza, il direttore del CIR, che ricorda come il Testo Unico sull’immigrazione, nonostante gli emendamenti della Bossi-Fini, contenga ancora l’esplicita prescrizione di verificare ogni singola situazione di richiesta d’asilo e che ogni eventuale respingimento deve essere consegnato di persona e motivato per iscritto. Dunque, i respingimenti di massa, così come sono avvenuti in questi ultimi giorni sono semplicemente illegittimi. E a vietarli non è solo una legge dello Stato, ma anche la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU 2).
“Ogni straniero un caso a sé”. “Il Regolamento al Testo Unico Immigrazione – dice Hein
– stabilisce infatti che l’atto di respingimento deve essere comunicato allo straniero mediante consegna nelle sue mani, o attraverso la notificazione del provvedimento scritto e motivato e, peraltro, deve indicare la possibilità di ricorso. Anche se la maggior parte dei tunisini possono essere migranti economici – ha aggiunto il direttore del CIR – non si può certamente escludere che tra di loro ci siano anche dei rifugiati. Quindi, bisogna in ogni modo individuare le persone e dare loro l’effettiva possibilità di chiedere asilo.”
Sospendere i respingimenti. Il Centro Italiano per i Rifugiati ha poi apprezzato l’applicazione della protezione temporanea per motivi umanitari in favore dei cittadini nordafricani arrivati in Italia, “un atto peraltro richiesto dallo stesso CIR già da due mesi ha dichiarato ancora Hein – Non è però accettabile che sia stabilita una rigida limitazione di tempo, facendo una distinzione del tutto artificiale tra chi è arrivato prima o dopo dell’entrata in vigore del decreto del governo. La protezione temporanea non è e non deve essere una sanatoria” – ha aggiunto Hein – “O esiste una rilevante esigenza umanitaria, e solo così secondo il Testo Unico Immigrazione si può applicare questa protezione, o non esiste. Ma certamente le esigenze umanitarie non possono cessare da un minuto all’altro, come il decreto vuole far credere. Dunque, chiediamo che vengano subito sospesi i respingimenti di massa, che in ogni modo siano rispettate scrupolosamente le norme vigenti”.