Bologna, “nelle liste comunali gli stranieri sono pochi e di facciata”
Fonte: www.redattoresociale.it
Fra i 613 candidati per un posto in consiglio comunale quelli di origine straniera sono più di una decina. Le critiche di Bouchaib Khaline (Consiglio degli stranieri): “Queste liste non rispecchiano la realtà, sarà dura farci sentire”
BOLOGNA – I candidati di origine straniera? “Sono pochi e di facciata”. Così il presidente del consiglio provinciale degli stranieri Bouchaib Khaline commenta le 10 liste e i 613 nomi presentati per le prossime amministrative in città. I candidati di origine straniera sono, infatti, appena poco più di una decina. “Sono pochi, e non appaiono nelle liste dei grandi partiti. Sarà una dura battaglia per loro far sentire la propria voce”.
Sono 14 in tutto i candidati di origine straniera che si presenteranno alle amministrative di maggio. Virginio Merola propone il cileno Leonardo Barcelò Lizana, residente da anni a Bologna e con altre esperienze alle spalle in consiglio comunale, ma altri 7 fanno parte delle liste a sostegno del candidato di centrosinistra: 4 per la lista di Amelia Frascaroli, che propone Renana Ferdous (Bangladesh), Azeb Lucà Trombetta (Etiopia), Iman Fatemeh Sabbahi (Iran) e Abdzelaziz Fattah (Marocco); Shawky El Sayed, di origine egiziana ma residente a Bologna dall’84, sarà nella lista di Italia dei Valori; il venezuelano Fabrizio Bensai per la lista Rosa per Bologna mentre è per la lista Sinistra per Bologna, dove è capolista Raffaele Salinari che è nato in Svizzera, sarà proposta Joanne Maloney, Stati Uniti. Nessun candidato di origine straniera per le liste di centrodestra ma altri 5 invece per le liste civiche. Il Movimento a Cinque Stelle propone Antonia Iulia Dejeu (Romania), lo svizzero Alessandro Cuppone e Francesco Moretti (Algeria). Stefano Aldrovandi ha in lista Sonila Kaceli (Albania), mentre nella lista I Popolari di Italia Domani che sostiene il candidato Daniele Corticelli troviamo Hanane Alloul (Marocco) e Novella Bille (Sudafrica).
Khaline non nasconde il suo scetticismo. “Gli stranieri vengono inseriti in lista per accaparrarsi i voti dei migranti – spiega – Se il candidato poi vince le elezioni, loro non ricoprono un ruolo decisivo nel consiglio comunale”. La presenza di nomi stranieri nelle liste fa sperare nella rappresentanza degli immigranti a Palazzo d’Accursio, “ma non rispecchia la realtà – continua Khaline –. La comunità africana non ha nomi nelle liste presentate, ma è quella che ha più immigrati nel territorio bolognese”.
La politica bolognese è quindi ancora molto lontana da quella che Khaline definisce un’immigrazione “di qualità”. “Se non riusciamo a farci rappresentare politicamente i luoghi comuni negativi che girano intorno agli immigrati non verranno mai sfatati. Vogliamo essere promotori di un’immigrazione regolare e positiva, i migranti possono dare un grosso contributo alla società in cui arrivano ma senza una sana rappresentanza non possono fare niente”. Poche speranze quindi nelle liste presentate per le amministrative di maggio. “Promuoviamo la convivenza civile, la solidarietà e i diritti di cittadinanza – conclude il presidente –: non credo molto nella candidatura di soli nove consiglieri immigrati. Questo la dice lunga sull’importanza che gli viene riconosciuta dai grandi partiti, quelli che fanno la differenza”.
Guardi che si sbaglia assolutamente…. io non sono affatto una migrante, sono figlia di italiani in Italia da quando avevo 7 anni. Sono più italiana di LEI..
Secondo lei BILLE è un cognome sudafricano???????