Quando si dice che il governo bara: il fondo per l’inclusione degli immigrati nel 2011 e’ zero!
di Fredo Olivero – Migrantes Piemonte
Ogni governo deve fare delle scelte politiche, soprattutto nel settore sociale (chiamato oggi welfare). Il taglio a tutti i capitoli, rispetto al già “faticoso” 2008, è del 63%, che significa i due terzi delle risorse disponibili.
In particolare tre settori importanti, sui quali il governo dice, ogni giorno, di attuare una politica di promozione, vengono, in pratica, ridotti in questo modo: il fondo sociale per le politiche familiari ha il 72,2% in meno, mentre sono ridotte a 0 (“zero”!) le risorse a favore delle politiche per l’infanzia e quelle per l’inclusione degli immigrati.Vengono, invece, aumentate le spese per impedire l’arrivo dei potenziali richiedenti rifugio, degli sfollati da Tunisia, Libia e Africa subsahariana. Si spende di più per i CIE e per rimandare in Tunisia irregolari a gruppi di 30 per aereo che per 5 milioni di immigrati regolari.
Questo va di pari passo con ciò che avviene per le politiche giovanili.
E, naturalmente, per le “guerre di pace” non mancano i soldi.
L’ottusità di queste scelte anche un cieco le vede.
Ma la demagogia, le dichiarazioni estemporanee, le liti ed i finti dissensi, i processi del premier, coprono, nei media, tutto quello che il paese chiede: lavoro vero, dignità, diritto alla famiglia, sostegno ai minori, ai non autosufficienti, integrazione degli immigrati.