L’immigrazione svecchia il nostro paese
Fonte: www.neodemos.it
di Tiziana Tesauro*
L’immigrazione degli ultimi 25 anni sta lentamente modificando gli andamenti demografici del nostro paese, e ci sta ringiovanendo. Il fenomeno è ormai statisticamente osservabile. L’indice di vecchiaia, il rapporto tra la popolazione anziana (65+ anni) e quella più giovane (0-14 anni), in crescita dagli anni ottanta, inizia ora a decrescere in alcune aree del paese.
Gli ultimi 20 anni
Nel 1989 in Italia vi erano 85 anziani ogni 100 giovanissimi. Nel 1999 erano saliti a 122 su 100 e in quasi tutte le regioni italiane (ad eccezione di Campania, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia) gli anziani superavano ormai la popolazione 0-14 anni (Tab. 1). Nel decennio successivo è continuata la corsa degli ultrasessantacinquenni che, anche nel Meridione, fatta eccezione per la Campania, hanno oltrepassato i più giovani. Nel 2009 in Italia ogni 100 ragazzi vi erano circa 143 anziani, che tuttavia hanno cominciato a rallentare la loro avanzata. La tabella 1 attesta una prima timida decrescita dell’indice di vecchiaia in alcune regioni: Friuli, Emilia, Toscana e addirittura Liguria. È l’inizio di una inversione di tendenza?
Tab. 1. Indice di vecchiaia per regione e anno
Regione | Indice di Vecchiaia | |||
1989 | 1999 | 2009 | 2010 | |
Piemonte | 121,5 | 169,1 | 178,7 | 178,4 |
Valle D’Aosta | 109,3 | 146,8 | 151,2 | 150,0 |
Lombardia | 91,2 | 131,5 | 142,4 | 141,9 |
Liguria | 182,2 | 237,0 | 236,1 | 234,6 |
Trentino Alto Adige | 82,1 | 104,3 | 114,6 | 116,5 |
Veneto | 92,9 | 132,6 | 139,2 | 139,9 |
Friuli Venezia Giulia | 145,6 | 188,6 | 187,4 | 187,4 |
Emilia Romagna | 149,2 | 197,5 | 172,8 | 170,0 |
Toscana | 139,5 | 188,9 | 185,9 | 184,1 |
Umbria | 124,2 | 179,7 | 181,7 | 180,5 |
Marche | 114,6 | 162,6 | 169,9 | 168,7 |
Lazio | 80,2 | 117,5 | 140,9 | 141,6 |
Abruzzo | 91,5 | 134,9 | 162,4 | 163,3 |
Molise | 93,0 | 135,8 | 171,7 | 174,5 |
Campania | 45,4 | 68,2 | 94,9 | 96,5 |
Puglia | 52,6 | 83,9 | 119,5 | 122,1 |
Basilicata | 66,5 | 103,7 | 146,6 | 148,2 |
Calabria | 57,6 | 89,6 | 128,7 | 130,2 |
Sardegna | 59,8 | 99,8 | 150,9 | 154,8 |
Sicilia | 61,2 | 86,3 | 118,5 | 120,2 |
Nord Ovest | 108,0 | 151,4 | 160,2 | 159,5 |
Nord Est | 116,0 | 156,8 | 153,4 | 153,0 |
Centro | 104,0 | 147,8 | 161,0 | 160,6 |
Meridione | 54,0 | 83,3 | 115,2 | 117,0 |
Isole | 60,8 | 89,1 | 125,4 | 127,5 |
Italia | 85,1 | 122,0 | 143,4 | 144,0 |
Fonte: ISTAT DEMO-ISTAT Popolazione residente al 1°gennaio1989, 1999, 2009, 2010 – elaborazione dati Luca Pianelli
2009 – 2010: cosa è accaduto?
Nell’ultimo biennio per cui si dispone di dati, il 2009-2010, il paese in realtà è ulteriormente invecchiato, e la percentuale di anziani sul totale della popolazione è cresciuta dello 0,5% (DEMO Istat 2009-2010), ma i segnali di una possibile inversione di tendenza si sono fatti più chiari, e un abbassamento del rapporto tra anziani (65+) e giovani (0-14) si osserva ora anche in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Umbria e Marche (Tab. 1 e Fig.1).
Questo dipende soprattutto dall’aumento della consistenza delle coorti più giovani: in effetti, tra il 2009 e il 2010, la popolazione di 0-14 anni è aumentata di circa 115 mila unità (DEMO Istat 2009-2010). Come mostra la Fig. 2, tuttavia, l’incremento non è stato uniforme per ripartizione geografica e cittadinanza. Tra il 2009 e il 2010 è cresciuta di più la popolazione straniera 0-14 rispetto a quella italiana, ed cresciuta soprattutto nel Centro-Nord. L’intensità e la velocità della crescita sono ancora più evidenti se si osservano gli andamenti a partire dal 2003.
Insomma: il decremento dell’indice di vecchiaia è presente (o più forte) nelle aree del paese dove più è aumentata la popolazione straniera 0-14: sono allora gli stranieri, e i loro figli, le forze che spingono verso un ringiovanimento del nostro paese.
Bibliografia
DEMO Istat – Popolazione italiana residente al 1° Gennaio 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010
DEMO Istat – Popolazione straniera residente al 1° Gennaio 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009, 2010
* Irpps-Cnr; email: t.tesauro@irpps.cnr.it