Sono 37 mila gli imprenditori cinesi in Italia. Ieri un Rapporto della Camera di commercio di Torino in collaborazione con Fieri.
Fonte: www.immigrazioneoggi.it
Il rapporto, “Diventare Laoban”, parla di un’imprenditoria spiccatamente femminile e giovane.
Si chiama Diventare Laoban, parola che in cinese designa l’imprenditore, ed è il quinto rapporto di ricerca realizzato congiuntamente dalla Camera di commercio di Torino e da Fieri (Forum internazionale ed europeo di ricerche sull’immigrazione).
Presentato ieri presso il centro congressi Torino Incontra il report analizza le imprese individuali cinesi in Italia che ammontano ad oltre 36.800 unità. Oltre la metà di queste sono localizzate in tre regioni: Toscana (22%), Lombardia (18%), Veneto (11%).Per quanto riguarda le province, oltre 4 mila imprese individuali cinesi, pari all’11,5% del totale, sono localizzate nella provincia di Prato, 3.500 nella provincia di Milano (pari al 9,6% del totale), 3 mila (l’8%) nella provincia di Firenze. Torino, con poco più di mille ditte individuali localizzate nella sua provincia (1.087 imprese individuali in capo a imprenditori nati in Cina), si trova al sesto posto nella graduatoria provinciale, dopo Roma e Napoli dove sono localizzati rispettivamente il 6% e il 4% del totale degli imprenditori individuali cinesi. In realtà quali Prato, Firenze, Milano, il peso dei cinesi sul totale degli imprenditori individuali attivi è rispettivamente pari al 25%, al 5,6% e al 3% e la comunità cinese conta per il 68%, 27% e 15,5% sul totale degli imprenditori individuali stranieri.
Tra gli imprenditori individuali cinesi risulta in media una maggiore componente femminile rispetto alla media degli imprenditori stranieri: gli imprenditori maschi sono infatti il 58% nel totale degli imprenditori cinesi, venti punti percentuali in meno della media degli stranieri (78%). Non solo: gli imprenditori cinesi sono più giovani della media degli imprenditori stranieri.
Quanto alle attività economiche, la distribuzione ben illustra la conosciuta specializzazione degli imprenditori cinesi: le attività manifatturiere (nel settore tessile), il commercio e la ristorazione, assieme alla quasi totale assenza dal settore delle costruzioni. In questo settore, tuttavia, si distingue la peculiare situazione della provincia di Torino con l’importante presenza di imprenditori cinesi nel settore della lavorazione della pietra in Val Pellice.
(Foto Xinhua) da www.adnkronos.com