Lampedusa: l’altra estate
Fonte: migrantesonline.it
Lampedusa – E’ da luglio che si alternano ogni settimana decine di giovani per stare nei campi di accoglienza di Lampedusa con i profughi. Un’altra estate, amicizia, corsi di lingua, programmi di gioco con i bambini, l’inizio umano dell’avventura in Italia e in Europa per chi ha rischiato di morire in mare o è sopravvissuto agli ultimi naufragi e agli sfruttatori di speranza e di traffico umano.
Al Campo della Base Loran, dove sono ospitati i minori non accompagnati, continuano le attività di animazione, di gioco, l’insegnamento della lingua, e nasce una famiglia di nuovi italiani fatta di bambini stranieri e di giovani italiani, soprattutto romani, molti della periferia.
Una proposta controcorrente che viene dal Movimento Giovani per la Pace della Comunità di Sant’Egidio, in tempi in cui le periferie urbane, come quelle di Londra, scoppiano di violenza e di rabbia per l’umiliazione e un futuro che non si vede. E una proposta controcorrente in un tempo di crisi finanziaria e di incertezza, in piena estate.
La Parrocchia di Lampedusa e il parroco don Stefano Nastasi, impegnati nell’umanizzazione della situazione per i residenti e per i profughi, lavorano a fianco dei giovani di Sant’Egidio e garantiscono la continuità e il sostegno logistico.
Tra le iniziative promosse questa sera una preghiera in ricordo dei profughi che non sono riusciti ad attraversare il mare e il 12 agosto una preghiera per la pace nel Mediterraneo.