e’ finito il tempo dei “buontemponi”. la crisi fa chiarezza
di Fredo Olivero – Direttore Migrantes Piemonte e Valle d’Aosta
Ho scritto queste cose il 13 giugno 2011 su questo sito. Puntualmente si stanno avverando.
Un paese, l’Italia, diretta da un imprenditore-evasore-corruttore e da un governo con molti incapaci, diversi inquisiti, che non governa il paese in modo autorevole.
Non siamo soli, ma questo non è positivo.
La condizione degli stranieri, in tempo di crisi, è molto peggiorata: disoccupazione, lavoro nero, convivenza (ci si riunisce in uno stesso alloggio di 30-50 mq. in due famiglie per condividere i costi). Sono 50.000 a Torino e provincia i cittadini che convivono.
Lo straniero ha un mandato dalla propria famiglia di origine: deve riuscire a vivere ed a sostenere la parte di famiglia allargata rimasta in patria.
Non si lamenta, ma rischia di “sclerare” e compiere gesti assurdi.
Chi lavora con i migranti sa di vivere in un paese dove le leggi dell’accoglienza sono fatte per tendere tranelli, respingere, rimpatriare, parcheggiare i richiedenti rifugio ed i rifugiati sotto l’etichetta “emergenza” (ed, alla fine, rimpatriare la maggioranza).
Nulla di programmato, solo l’espulsione ed il parcheggio a tempo indetermato.
La Chiesa, purtroppo, tace e – troppe volte – in silenzio collabora ai progetti di “finta emergenza” senza proporre alternative.
Forse è arrivato il tempo della chiarezza che la crisi impone sia agli italiani che agli immigrati esteri.