La “COMMISSIONE” Dell’UE ha perso la nostra fiducia
Di Don Fredo Olivero ditetore del Ufficio Pastorale Migranti Torino
E’ vero che il diritto comunitario è in continua evoluzione, ma in due mesi giustificare tre cambiamenti, sempre peggiorativi, è un aspetto insolito e, a farne le spese, sono i poveracci, !”quelli che riempiono le nostre carceri”, direbbe Giancarlo Caselli, presidente del Tribunale di Torino. E’ accaduto, dopo i rifiuti di Napoli (“risolti” in pieno accordo con la camorra e gli enti locali e con il consenso dell’UE), con l’Alitalia (in spregio ai cittadini italiani, che dovranno pagare i debiti, tutti) ed, ora, con le impronte digitali dei Rom, benché esistano disposizioni e prese d’atto della “Commissione per la Giustizia e gli Affari Interni” che, in una nuova dichiarazione, dice che “non è sistematica, ma limitata …”, quindi non è condannabili! E perché prima lo era?
Non abbiamo ancora toccato il fondo, perché lo si farà in vista delle nuove elezioni europee, dove i “candidati” passeranno sul carro dei vincenti ancora prima.
Ma il Parlamento europeo aveva preso posizione a favore dei diritti dei cittadini stranieri e rom in specifico.
Bisogna attendere qualche mese per capire se, anche le leggi europee, variano secondo il modello attualmente in voga: chi vince, interpreta a suo piacimento le leggi o se le fa su misura.
Ma come possono tollerare i vari paesi che questi diventi una regola, ora che abbiamo imposto a tutti i nuovi entrati la fine della corruzione, leggi paritarie, tutela dei cittadini e dei minori?
6.9.2008