Ennesimo impegno su un “patto Europeo immigrazione e asilo”
Parigi (Migranti-press 37) – È un impegno di Parigi, prima che scada il suo semestre di presidenza dell’U.E., giungere a un regime comune in materia di rifugiati politici, categoria da distinguere seriamente da quella più ampia degli immigrati, che spesso prendono la veste di rifugiati nel tentativo di avere accesso all’Europa. È quanto hanno concordato i 27 Ministri dell’Interno convocati nei giorni scorsi a Parigi. “L’asilo – ha detto Brice Hortefeux, Ministro francese dell’immigrazione – non sarà mai una variabile di aggiustamento della politica dell’immigrazione”. I Paesi dell’Unione, egli ha precisato, si impegnano ad “accogliere e proteggere gli stranieri perseguitati, dissuadendo, con criterio, le richieste abusive”. In compenso offriranno “un migliore livello di protezione ai rifugiati politici”. Da parte sua il Ministro dell’Interno R. Maroni ha ribadito che “non può essere l’Italia e non possono essere i Paesi di frontiera a sostenere tutti gli oneri, tutti i costi per chi viene e vuole venire in Europa, non necessariamente in Italia”.
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha esortato i 27 a costruire un sistema d’asilo comune che garantisca effettivamente la protezione dei rifugiati e “possa quindi servire di esempio per il mondo intero. Ci sono sempre più ostacoli all’ingresso nel territorio europeo, e la conseguenza è che molte persone in cerca di protezione non hanno altra scelta che quella di affidarsi a trafficanti per varcare i confini.
12/09/2008