Genova: l’azienda dei trasporti difende la scelta di escludere i non comunitari dal concorso per autisti perché svolgono anche funzioni di ordine pubblico e sicurezza.
Per l’Asgi il testo è discriminatorio e viola il testo unico sull’immigrazione e la convenzione OIL del 1975.
L’autista degli autobus svolge mansioni che riguardano la pubblica incolumità, l’ordine pubblico e la sicurezza, per cui condurre mezzi pubblici “non può rientrare tra le mansioni degli extracomunitari”. È quanto sostengono i legali dell’Azienda mobilità e trasporto di Genova (Amt), che hanno chiesto di respingere il ricorso presentato dall’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), contro l’azienda di trasporto pubblico locale che esclude i cittadini extracomunitari dalla selezione per autista. L’Amt è assistita dall’avvocato Pier Paolo Traverso.Nell’udienza svoltasi ieri presso la sezione lavoro del tribunale civile di Genova i legali dell’Amt hanno sottolineato che “l’articolo 10 del regio decreto n. 148 del 1931 impone il divieto di assunzione di cittadini extracomunitari nell’ambito del comparto degli autoferrotranvieri”. Trattandosi di una norma speciale, sostengono, potrebbe derogare al principio di parità di trattamento. L’avvocato Elena Fiorini che ha presentato il ricorso per l’Asgi, sottolinea invece che la richiesta dell’Amt “viola il testo unico sull’immigrazione e la convenzione OIL del 1975 ed è discriminatoria”. Il legale sostiene inoltre “l’insussistenza, nel nostro ordinamento, di un principio che esclude gli extracomunitari dal pubblico impiego. In ogni caso – conclude – la normativa europea impone il rispetto del principio di uguaglianza nell’accesso al lavoro”. Il giudice si è riservato di decidere.
Fonte: www.immigrazioneoggi.it