Bambini rom a scuola, azione legale contro il Comune di Roma
In seguito al rapporto “Linea 40” dell’Associazione 21 luglio, parte un’azione legale anti-discriminazione contro il Comune di Roma per la lesione del diritto allo studio dei bimbi rom del campo di via di SaloneROMA – Un’azione legale anti-discriminazione contro il Comune di Roma e gli altri soggetti responsabili per ottenere il risarcimento dei danni per la lesione del diritto allo studio e all’istruzione nei confronti dei minori appartenenti alla comunità rom del campo di via Salone. Ad annunciarla è l’Associazione 21 luglio, che oggi ha presentato la ricerca “Linea 40. Lo scuolabus per soli bambini rom”. L’azione sarà portata avanti dall’Antenna territoriale anti-discriminazione, servizio di tutela contro le discriminazioni promosso dall’Asgi (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione) con il supporto di Open Society Foundations.“Dai dati raccolti – afferma una nota dell’associazione – l’ufficio legale dell’Associazione 21 luglio e l’Antenna Territoriale anti-discriminazione hanno ritenuto che il raggiungimento delle scuole dei bambini rom con regolare ritardo rispetto all’orario fissato per l’inizio delle lezioni, l’uscita anticipata e la presenza in alcune scuole di classi composte da soli alunni rom, rappresentano una grave violazione del diritto allo studio e all’istruzione, oltre che del diritto anti-discriminatorio: una tale lesione del diritto allo studio e all’istruzione nei confronti dei minori appartenenti alla comunità rom del campo di via Salone si pone, infatti, in aperto contrasto con il diritto interno, nonché con quello europeo ed internazionale”.
Il presidente dell’Associazione 21 luglio, Carlo Stasolla ha lanciato un appello alle autorità locali per “interrompere la politica del Piano Nomadi di Roma, basata sulla realizzazione di spazi istituzionali di segregazione, quali sono i “villaggi attrezzati”, e sugli sgomberi degli insediamenti informali, in quanto tali interventi impediscono l’accesso all’istruzione, la regolare frequenza scolastica e peggiorano la qualità del livello scolastico degli alunni rom”.
Fonte: www.redattoresociale.it