Avviato il VIS (Visa Information System), il nuovo sistema di informazione visti per i Paesi Schengen.
Attraverso l’utilizzo dei dati biometrici permetterà di facilitare l’identificazione di un titolare di visto e di prevenire e combattere immigrazione clandestina e frodi.
Istituito con decisione del Consiglio dell’8 giugno 2004 e con il Regolamento (CE) n. 767/2008, il VIS, il nuovo sistema di informazione visti, è stato avviato l’11 ottobre scorso. Si tratta di un grande database centralizzato che collega i consolati dei Paesi Schengen all’interno del quale vengono inseriti l’immagine del volto e le impronte digitali di coloro che chiedono un visto di breve durata per un Paese dell’area Schengen e le decisioni prese a riguardo.
Il database permetterà di evitare e combattere l’uso fraudolento del visto (nei valichi di frontiera le autorità potranno verificare in pochi minuti che le impronte digitali della persona che hanno di fronte siano le stesse di quella che ha ottenuto il visto) ed accelerare i tempi per il rilascio del documento. Dopo cinque anni i dati dattiloscopici saranno cancellati dal database. Il VIS è attualmente operativo nel Nord Africa per i visti richiesti da cittadini dell’Algeria, Egitto, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia e successivamente lo sarà anche per i cittadini del Medio Oriente e del Golfo. La commissaria agli Affari interni Cecilia Malmström ha salutato l’avvio del VIS affermando che “da ora gli stranieri che desiderano visitare la Ue beneficeranno di un sistema più chiaro, più preciso, trasparente e giusto. Il nuovo sistema permetterà che i visti siano rilasciati e verificati in un modo più efficiente e sicuro. Questo è un grande passo verso il miglioramento e l’adeguamento di una comune politica europea dei visti.
Fonte: www.immigrazioneoggi.it