I medici stranieri chiedono cittadinanza e libero accesso ai concorsi
L’Amsi si rivolge al governo e al parlamento: “Attraverso queste misure è possibile una vera integrazione”. I medici stranieri in Italia sono 14.548: spesso con specializzazioni, anestesisti e radiologi, poco ambite dagli italiani
MILANO – Cittadinanza a chi nasce in Italia e agli immigrati residenti nel nostro Paese da almeno cinque anni. Libero accesso ai concorsi pubblici per gli stranieri con il permesso di soggiorno di lunga durata. Sono le richieste dell’Associazione medici stranieri in Italia (Amsi) al Governo e al Parlamento. “Attraverso queste misure è possibile una vera integrazione”, spiega Faod Aodi, presidente dall’Amsi. I medici stranieri in Italia sono 14.548: spesso con specializzazioni (anestesisti e radiologi) poco ambite dagli italiani, ma quasi mai assunti negli ospedali pubblici perché i concorsi sono riservati a cittadini italiani e comunitari. “Molti ci lavorano come liberi professionisti retribuiti attraverso un sistema di gettoni o di compenso a prestazione occasionale”, sottolinea.
“Speriamo tanto che il ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi non rassegni le dimissioni -aggiunge Faod Aodi-. Per la prima volta c’è un ministro che parla la stessa lingua degli immigrati”.
Nel documento presentato al ministro Riccardi e al presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini, i medici stranieri chiedono anche l’inserimento della circoncisione “nelle prestazioni erogate dal servizio sanitario nazionale presso strutture autorizzate a garanzia dei bambini e delle loro famiglie, dietro pagamento di un ticket” e campagne di comunicazione sui servizi offerti dalla sanità pubblica agli immigrati.
Fonte: www.redattoresociale.it