A Riace protesta dei rifugiati del progetto “Emergenza Nordafrica”
Bloccata la strada Statale: la protesta è scoppiata nelle prime ore della mattina e ora sembra rientrata. Nei giorni scorsi, per le stesse motivazioni, i sindaci di Riace ed Acquaformosa avevano attuato lo sciopero della fame
RIACE – E’ scoppiata nelle prime ore di questa mattina e ora sembra rientrata la protesta attuata da un gruppo di rifugiati del progetto “Emergenza Nordafrica” che a Riace hanno bloccato il traffico sulla strada statale 106. La protesta è esplosa a causa delle condizioni di difficoltà in cui si trovano gli stessi immigrati. E’ ormai noto che gli enti locali si sono trovati nell’impossibilità di poter sostenere economicamente la permanenza dei rifugiati e dei richiedenti asilo, accolti sul territorio. La mancanza di risorse è dovuta al blocco dei fondi operato dalla sezione regionale della Corte dei Conti nei confronti della Protezione civile calabrese che, a sua volta, deve erogare i contributi agli enti locali. A conclusione della protesta, i manifestanti hanno rimosso i cassonetti che avevano rovesciato sulla carreggiata, bloccando il traffico nei due sensi di marcia. Per tutta la mattinata sono stati presenti sul luogo della protesta i militari dell’Arma e gli agenti di polizia in tenuta antisommossa. Presenti anche alcuni uomini della guardia di finanza e i mezzi di soccorso. Non sono mancati momenti di tensione soprattutto tra i manifestanti e gli automobilisti, in particolare con alcuni autisti di mezzi pesanti con prodotti deperibili, impossibilitati a poter proseguire il loro percorso a causa del blocco stradale.
Nei giorni scorsi, per le stesse motivazioni, i sindaci di Riace ed Acquaformosa avevano attuato lo sciopero della fame evidenziando che mancano i soldi anche per l’acquisto di beni di prima necessità; protesta a cui si erano uniti anche alcuni immigrati. Sabato scorso è arrivato anche il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, per rassicurare gli amministratori locali e gli stessi immigrati. I soldi però, sino a stamattina, non sono arrivati; così intorno alle 9 è esplosa la rabbia dei rifugiati che hanno dato vita alla protesta. Alcuni volontari e operatori impegnati nelle cooperative di accoglienza hanno provato una mediazione, senza ottenere alcun successo. Finchè è durata la protesta, la tensione è stata molto alta.
I carabinieri della compagnia di Roccella Jonica, guidati dal capitano Marco Comparato, hanno chiesto rinforzi per tutelare l’ordine pubblico. Alcuni immigrati sono stati fermati e condotti in caserma
Fonte: www.redattoresociale.it
foto www.corrieredellacalabria.it