Quando piccolo è bello. Videointervista ad Angelo Villani, sindaco di Rocca de’ Giorgi, il comune più multietnico di Italia.
Il primo cittadino di uno dei paesi più piccoli d’Italia ci racconta una realtà di integrazione basata sul lavoro e sui fondamenti di una comunità con sani principi contadini.
Una storia molto antica, un’economia ricca e basata sull’agricoltura e un paesaggio di naturale bellezza unico nel suo genere. Un territorio collinare dell’Oltrepò Pavese in cui si vive a contatto con una natura quasi incontaminata. Questo è Rocca de’ Giorgi, comune della provincia di Pavia, uno dei più piccoli paesi d’Italia con i suoi 72 abitanti, passato agli “onori” delle cronache dopo i dati del Censimento 2011 dell’Istat come il comune più multietnico d’Italia. Infatti, tra i suoi abitanti, quattro su dieci sono cittadini immigrati.
ImmigrazioneOggi ne parla con il sindaco, Angelo Villani, che descrive una realtà di integrazione basata sul lavoro e sui fondamenti di una comunità con i sani principi contadini.
Villani, che di professione è agronomo e che conosce personalmente tutti i suoi concittadini, approfondisce gli aspetti salienti di questa condivisione. Un colloquio da cui emerge l’amore per la sua terra e la paura che, con il progressivo abbandono delle campagna per le città, questo mondo venga meno. Rocca de’ Giorgi ha infatti un decimo della popolazione censita nell’immediato dopoguerra, a fermare questa emorragia sono stati fin qui solo gli immigrati. Che il futuro dipenda da loro?
La videointervista è disponibile su www.immigrazioneoggi.it dal 14 gennaio 2013