Stranieri nelle scuole Torino terza in Italia
SONO 415 in tutta Italia le scuole con almeno il 50% di alunni stranieri, 34 delle quali nella provincia di Torino. Il dato emerge dal rapporto nazionale Ismu-Miur “Alunni con cittadinanza non italiana” pubblicato in questi giorni. La provincia di Torino sembra essere, con Milano e Brescia, quella con il maggior numero di scuole con oltre la metà di alunni stranieri, anche se la densità di questi ultimi è minore rispetto alle province di Asti e Alessandria. «L’ area con la maggior percentuale di alunni stranieri è quella a cavallo tra bassa Lombardia, nord Emilia e Piemonte Orientale – spiega Alessio Menonna, autore del rapporto – Asti e Alessandria sono aree con un forte tessuto economico dove la presenza di stranieri per scuola risulta minore perché vi sono insediamenti più diffusi. È ovvio che nelle grandi città, dove le catene migratorie sono molto forti, si possano trovare scuole con la maggioranza di alunni stranieri, mentre in altre province, dove magari il costo della vita è più basso, la presenza sia meno concentrata ma più diffusa». Delle trentaquattro scuole del Torinese considerate, quasi i due terzi sono primarie o secondarie di primo grado, mentre si contano sulle dita di una mano le superiori. Da molti vista come un problema, la multiculturalità delle scuole pare essere invece, per i lavoratori del settore, soprattutto una risorsa: «È una ricchezza per la città e per le scuole – spiega Laura Manassero, insegnante della media “CroceMorelli” di corso Novara – Noi abbiamo una lunga tradizione nell’ accoglienza e nella formazione di alunni stranieri, nona caso il 75% di studenti ha entrambii genitori stranieri. A volte possono crearsi difficoltà, ma non si sono mai registrati casi di bullismo come in altre scuole. Spesso sono proprio i genitori italiani che decidono di iscrivere i loro figli in una scuola, come la nostra, che fa del multiculturalismo una risorsa e non un problema». Ma per molti genitori che decidono di mandare i figli in scuole ad alto tasso di stranieri ce ne sono altri che fanno la scelta inversa: «Ho potuto constatare come in certe scuole aumentasse il numero di stranieri man mano che le famiglie decidevano di mandare i figli in scuole private o fuori dal loro territorio- racconta Fredo Olivero della Pastorale Migranti – Ma le scuole che hanno alte percentuali di stranieri, a Torino, sono anche quelle che lavorano meglio, perché più abituate ad affrontare le difficoltà. Un esempio? Gli istituti con un’ alta presenza di rom: lì l’ organizzazione è tra le migliori». In effetti Torino e il Piemonte sono terzi in Italia per numero di alunni rom nelle scuole (516 la città, 1.316 la regione), e dagli operatori non giunge nessun grido d’ allarme, anzi. Ciò che le scuole “ad alta multietnicità” chiedono, a San Salvario come a Porta Palazzo, sono le risorse per i progetti di integrazione, tagliate nel corso degli anni: «Per anni abbiamo potuto organizzare iniziative con soldi provenienti da fondazionie istituzioni- continua Laura Manassero – Negli ultimi anni queste risorse sono andate diminuendo e ora viviamo di rendita grazie all’ impegno profuso nel corso degli anni e all’ esperienza accumulata»
Fonte: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/03/27/stranieri-nelle-scuole-torino-terza-in-italia.html?ref=search
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