Fino a 4 mila euro per assunzioni fittizie: oltre 100 immigrati truffati a Torino
Venivano assunti come soci lavoratori in una cooperativa che esisteva solo sulla carta. Da ieri è in carcere il titolare, accusato di favoreggiamento. Ora gli stranieri rischiano l’espulsione
TORINO – Li assumeva come soci lavoratori, in una cooperativa che in realtà esisteva solo sulla carta, facendosi pagare tangenti che andavano dalle 3 alle 4 mila euro. Così un cinquantaquattrenne, da anni residente a Orbassano (TO), è riuscito a truffare decine di immigrati; i quali arrivavano regolarmente in Italia grazie ad assunzioni fittizie, con la promessa di ottenere in seguito un lavoro vero. Da ieri l’uomo è rinchiuso nel carcere delle Vallette, in custodia cautelare: le indagini della Guardia di finanza sarebbero partite da una segnalazione della Corte d’appello di Torino, insospettita dalla richiesta per un permesso di lavoro inoltrata da un detenuto marocchino, che si trovava agli arresti domiciliari. Quest’ultimo era associato a una cooperativa con sede a Torino – denominata Net Job – che risultava però inattiva da anni, priva di bilanci, oltre ad avere sede operativa presso un’agenzia di pompe funebri.
Così per il titolare, sono scattate le manette, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione “clandestina”. Come si legge nell’ordinanza del Gip, nonostante avesse già un procedimento in corso per lo stesso reato, l’uomo avrebbe ricominciato a operare almeno a partire dall’anno scorso, sfruttando l’ultima sanatoria per colf e badanti. Nella sua abitazione, gli agenti hanno trovato contratti di assunzione e buste paga falsificate, oltre ad altro materiale che comproverebbe i compensi ricevuti per l’emissione dei documenti. Finora sarebbero più di cento gli immigrati finiti nella sua rete, quasi tutti di origine marocchina. Nessuna imputazione è stata formulata nei loro confronti; ma per alcuni di loro adesso rischiano di venire rimpatriati, “dal momento che i loro permessi di soggiorno –spiegano alla GdF – sono viziati da un’irregolarità di fondo. Si spera che molte di queste persone, nel frattempo, abbiano trovato un lavoro; ma per gli altri, purtroppo, il rischio c’è”.
Già la settimana scorsa, le Fiamme gialle hanno condotto un’operazione analoga, che ha portato alla denuncia di un professore universitario del politecnico di Torino. Il quale – con l’aiuto di un commercialista, a sua volte denunciato – aveva agevolato l’assunzione di una serie di ragazze, che risultavano assunte come collaboratrici domestiche, ma in realtà si prostituivano all’interno di due centri di massaggi orientali, a Torino e Moncalieri. Oltre al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il docente ora è accusato di sfruttamento della prostituzione: era lui, infatti, a pubblicizzare le “prestazioni” della ragazze, pubblicando annunci su siti e riviste per adulti e rispondendo addirittura al telefono nei due centri. (ams)
Fonte: www.redattoresociale.it