Frontex: diminuiscono gli arrivi di irregolari ma l’Italia ancora ad alto rischio.
Presentato il Rapporto 2012. Frontiere più sicure, in aumento le frodi con documenti falsi negli aeroporti.
Diminuiscono gli arrivi di migranti in Italia e Malta (rotta centro-mediterranea) che nel 2012 hanno registrato insieme una diminuzione dell’82% (da 59mila a 10.380) pur continuando ad essere considerate “ad alto rischio” soprattutto in previsione dell’inizio della stagione degli sbarchi.
È quanto emerge dalla conferenza stampa di presentazione del report annuale di Frontex, illustrato ieri dal direttore Ilkka Laitinen.Per quanto riguarda i cosiddetti “arrivi secondari”, spostamenti da un Paese ad un altro dell’area Schengen, le aree più interessate sono i Balcani occidentali e l’Italia. Nel 2012 si è continuato a registrare un flusso abbastanza costante di arrivi ai confini di Puglia e Calabria (-9,3% rispetto al 2011; 4772 tra afghani, pakistani e cittadini del Bangladesh). La maggior parte di questi, nelle interviste per la raccolta dei dati, hanno spiegato di essere entrati in prima battuta in Grecia, attraverso il confine turco. Complessivamente sono diminuiti del 49% gli arrivi di migranti illegali ai confini dell’Ue nel 2012, passando dai 141.060 del 2011 a 72.430. Questo non solo per effetto del drastico calo degli arrivi sulla rotta centro-mediterranea (Italia e Malta; che comunque ha registrato il 14% del totale degli arrivi illegali verso l’Ue) ma anche grazie al rafforzamento dei controlli alla frontiera tra Grecia e Turchia, dopo l’agosto 2012, quando sono state dispiegate 1800 unità delle forze di polizia lungo le frontiere.
È la prima volta dalla raccolta sistematica dei dati di Frontex, ha evidenziato Ilkka Laitinen “che la cifra complessiva scende al di sotto dei 100mila”. Ma la guardia resta alta. Continuano ad essere aree ad “alto rischio’’ le rotte del Mediterraneo (centrale, orientale e occidentale) ed in particolare i confini con la Turchia (la rotta del Mediterraneo orientale nel 2012 ha fatto registrare il 55% del totale degli arrivi). A “medio rischio” sono le rotte del Mar Nero e del Mar Baltico, mentre le Isole Canarie sono a “basso rischio”. Viene segnalato in crescita il fenomeno di arrivi in aereo con l’utilizzo di documenti falsi, con un incremento del 49%, passando dai 5.288 del 2011 ai 7.888 del 2012.
Fonte: www.immigrazioneoggi.it