Il Papa a Lampedusa. “Gesto che sveglia le coscienze”
Le reazioni. S.Egidio: “Il pellegrinaggio apra gli occhi su un vero dramma epocale”. La Caritas: “Segnale di forte speranza”. Acli: “Viaggio verso le periferie dell’esistenza”. L’assessore siciliano Bonafede: “Un’esclamazione verso chi è disattento”
ROMA – Numerose e tutte improntate alla soddisfazione e all’ammirazione. Sono le reazioni alla notizia del viaggio che papa Francesco farà lunedì a Lampedusa, luogo di approdo di molte migranti. Il papa visiterà i profughi e incoraggerà gli abitanti dell’isola a prendersi cura di loro. Pregherà anche per le tante vittime del mare.
Sant’Egidio. Il presidente della Comunità, Marco Impagliazzo “La Comunità di Sant’Egidio accompagna il pellegrinaggio di Papa Francesco a Lampedusa rinnovando la preghiera per le vittime dei viaggi verso l’Europa e l’invito ai Governi, ai Parlamenti e alla Comunità europea a porre in essere ogni sforzo per proteggere e salvaguardare la vita e la dignità dei migranti”. “L’auspicio, per Sant’Egidio, è che “il pellegrinaggio di Papa Francesco contribuisca ad aprire gli occhi di tutti su un vero dramma epocale, restituendo speranza, dignità e fiducia ai più poveri della terra”.
Caritas. La Caritas esprime riconoscenza al pontefice per questo suo gesto. E sottolinea: “La visita di papa Francesco a Lampedusa è un segnale di forte speranza che incoraggia la Caritas e l’intera Chiesa nel costante impegno a favore degli ultimi e ci spinge ad andare verso le periferie dell’esistenza”.
Acli e Centro Astalli. Per il presidente nazionali delle Acli, Gianni Bottalico, quello del Papa è “un viaggio verso le periferie dell’esistenza, per riportarle al centro della vita della Chiesa. Un richiamo alla responsabilità per le istituzioni nazionali e europee”. Da parte sua Padre giovanni La Manna, responsabile del Centro Astalli, si augura che “la visita del Papa aiuti a svegliare le coscienze di tutti”.
Migrantes. Per il direttore della Fondazione Migrantes, mons. Giancarlo Perego, “la scelta a sorpresa di Papa Francesco di una visita a Lampedusa, terra di rifugiati e richiedenti asilo, dove continuano gli sbarchi provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente, si pone in continuità con le parole e i gesti di un pontificato che ha posto al centro della vita e della riforma della Chiesa la scelta preferenziale per i poveri”.
Cir. Per il Cir si tratta din un gesto di “estrema importanza. Secondo il direttore, Christopher Hein, nell’isola è in aumento l’arrivo di rifugiati e richiedenti asilo ma il sistema di accoglienza non ce la fa più. E ricorda che “da gennaio a oggi sono oltre 7 mila i migranti arrivati su 130 imbarcazioni diverse”.
Le reazioni di politici e amministratori. Il senatore del Pd Luigi Manconi, presidente della Commissione speciale per la tutela dei diritti umani a Palazzo Madama, ricorda che “nel corso del 2011, ogni giorno 5/6 migranti provenienti dall’Africa hanno perso la vita nel mare Mediterraneo, nel tentativo di raggiungere le coste dell’Italia e dell’Europa”. E sottolinea polemicamente che “Papa Francesco lancerà in mare una corona di fiori. Farà quel gesto che le autorità politiche e istituzionali italiane non hanno ritenuto opportuno fare”.
Infine Ester Bonafede, assessore regionale alle Attività sociali della Sicilia: “Spero di essere anch’io con lui a Lampedusa. Papa Francesco parla a chi non è attento alla profonda disperazione degli uomini che arrivano su quei barconi”. Quella del Papa, per l’assessore, è “un’esclamazione verso chi è disattento”.