Immigrati, Lampedusa. Comunita’ araba: Papa Francesco, sei nostro idolo
”Sei grande ed il nostro idolo”. Cosi’ la Comunita’ del mondo arabo in Italia (Co-mai) si rivolge a papa Francesco, ringraziandolo della ”storica visita” a Lampedusa, proprio nel giorno in cui inizia il Ramadan, periodo di digiuno religioso per il musulmani. ”Oggi Papa Francesco con la sua visita a Lampedusa ha fatto un gesto storico, unico, importante e concreto per ricordare tutti i morti invisibili nel mare della Sicilia, ma altrettanto importante per ricordare ai politici del mondo di mettere in campo soluzioni costruttive ed umani per gli immigrati in difficolta’, per i poveri e per i rifugiati politici e che non accadono piu”’, scrive in una nota, Aodi Foad, presidente di Co-masi ed Amsi. ”E’ molto significativa – sottolinea – anche la coincidenza della visita un giorno primo dell’inizio del mese di Ramadan, un mese sacro per l’islam anche’ per gli immigrati, i rifugiati, i prigionieri musulmani che stanno in difficolta” e si prestano a fare il digiuno anche se trovandosi in condizioni molto difficili. Grazie Papa Francesco – scrive la Comunita’ araba – di averlo ricordato”. La Co-mai ”ha apprezzato questo gesto indimenticabile di Papa Francesco di aver voluto essere tra gli immigrati ed i musulmani, di ascoltarle e di farli sentire ancora che sono esseri umani, e’ un contributo importante per umanizzare le politiche dell’immigrazione e non e’ assolutamente un incoraggiamento all’immigrazione clandestina. Papa Francesco – si legge ancora nella nota – con la sua umanita’, sensibilita’ e semplicita’ e’ il difensore dei diritti umani nel mondo, della vera ed umana globalizzazione e della Pace nel mondo arabo”, conclude Aodi, fondatore del movimento ‘Uniti per Unire’. La Co-mai si associa, inoltre, ai ringraziamenti all’isola di Lampedusa, ai volontari, alle associazioni che aiutano ed assistono tutti i giorni gli immigrati con grande professionalita’ ed umanita”’.