“Tragedie dell’immigrazione, Ue assente”
Governo ad una voce: il Paese non può essere lasciato solo
Dopo il drammmatico sbarco di Catania il premier Letta ha ricordato che l’Italia “fa la sua parte ma non si può affrontare in modo occasionale e senza una strategia europea di lungo periodo” il fenomeno. E il ministro dell’Interno Alfano: “L’Europa non faccia finta che quella sia la frontiera italiana, perchè è la frontiera dell’Europa”. E dalla Farnesina Emma Bonino ha detto che ”quello che vediamo è conseguenza dell’esodo disperato di chi fugge dalla guerra e di chi fugge dalla povertà”
ROMA – L’Italia è impegnata al massimo sull’immigrazione e l’accoglienza, ma dall’Ue serve un cambio di passo; anche se, contro la fuga dalla povertà e dalle guerre, c’e’ in ogni caso poco da fare: questa in sintesi la posizione del governo sul capitolo immigrazione, dramma rinnovato in tutta la sua gravità dopo il tragico sbarco di Catania.
Da Baku, in Azerbaigian, il premier Letta ha chiarito che ”l’Italia non ha mai fatto mancare l’accoglienza ma pretende che l’Ue affronti con un altro passo questo tema, non più affrontabile con modalità casuali”: Letta ha espresso il suo dolore per gli immigrati morti sulle spiagge di Catania e ha ribadito che ”l’Italia è un Paese accogliente, come dimostra anche il fatto che una settimana fa abbiamo accolto i migranti respinti da Malta”. Tuttavia, ha aggiunto, il fenomeno dell’immigrazione ”è tragicamente strutturale e serve un approccio diverso e infatti – ha annunciato – 10 giorni fa con il presidente greco Samaras abbiamo deciso in vista dei semestri di presidenza greco e italiano di mettere il cambio di passo sulle politiche migratorie come centrale”. Il nostro Paese, ha ricordato, ”fa la sua parte ma non si può affrontare in modo occasionale e senza una strategia europea di lungo periodo”.
Come sempre senza fronzoli l’intervento del ministro degli Esteri Emma Bonino che parlando a Radio Radicale ha detto che ”quello che vediamo sulla coste italiane è conseguenza dell’esodo disperato, perché si mettono insieme due fenomeni: chi fugge dalla guerra e chi fugge dalla povertà”. Come accade, ha evidenziato Bonino, dalle frontiere sud della Libia – poco controllabili – da cui fuggono sudanesi, nigeriani e molti altri. ”Sogno o illusione che sia – ha spiegato la titolare della Farnesina – queste persone rischiano di finire nelle mani di veri e propri venditori di illusioni o di morte”. In Europa era in discussione su questo tema ”una direttiva, che però è stata ostacolata da molti Paesi – ha riferito il ministro – proprio perché nell’accoglienza temporanea ogni Stato vuole la certezza che sia, appunto, temporanea. Noi siamo un Paese più di transito che di destinazione, non siamo noi il sogno per questi immigrati”. In ogni caso, ha detto Bonino, ”deve finire” la storia di una Ue che lascia da sola l’Italia sul tema degli sbarchi. E’ un’emergenza che molti Paesi stanno fronteggiando, ha osservato, ”è chiaro che noi come italiani abbiamo gli occhi puntati sull’emergenza di casa nostra ma tutti i Paesi Ue – ha concluso – sono coinvolti in questo problema”.
Fermo richiamo infine del ministro dell’Interno Angelino Alfano, che al Tg1 spiega: ‘l’Europa non può sonnecchiare facendo finta che quella sia la frontiera italiana: quella è la frontiera dell’Europa”. Alfano garantisce che l’Italia ”continuerà la lotta contro i trafficanti ‘mercanti di morte”’, che è ”nostro dovere e nostro obbligo”. Per questo, afferma, ”abbiamo costituito una task force di polizia e carabinieri”, in modo da “collaborare con l’altra sponda del Mediterraneo e trovare i colpevoli”.
Fonte: http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-468909d3-25be-4f0f-bf69-e179f470faae.html