La stagione degli sbarchi e della guerra
di Stefania Ragusa
La stagione degli sbarchi non è finita e quello che sta accadendo a livello internazionale ci autorizza a immaginare che, nelle prossime settimane, si intensificherà. Rendendo, se possibile, ancora più visibili le crepe del sistema d’accoglienza italiano ed europeo. Ne parliamo diffusamente in questo numero di Corriere Immigrazione, il primo dopo la pausa estiva. In apertura trovate un intervento di Fulvio Vassallo Paleologo su una nuova sentenza tedesca che boccia senza appello l’asilo made in Italy.
Vassallo, in un altro pezzo, che si collega idealmente a quello d’apertura, si focalizza su ciò che le carenze di cui sopra stanno determinando in Sicilia, in particolare rispetto ai diritti dei minori stranieri non accompagnati e alla militarizzazione del territorio.
Anche Stefano Galieni ci parla dell’emergenza Sicilia e della calda estate di sbarchi che l’ha caratterizzata. In questo numero si occupa di accoglienza pure Francesca Materozzi , che riesce però a darci una buona notizia: l’imminente allargamento dei posti Sprar. Nella sua intervista a Daniela Di Capua, direttrice del Servizio Centrale dello Sprar, lo dice chiaramente: «Non si tratta di una rivoluzione, però è un segnale positivo di cui tenere conto».
Buone notizie arrivano anche da Sergio Bontempelli, che si sofferma sugli effetti del cosiddetto decreto del Fare rispetto al tema ius soli e cittadinanza. Questa settimana Bontempelli ci parla inoltre degli sgomberi che colpiscono la popolazione rom nei paesi d’origine, per esempio in Albania e in Romania, e di un rapporto Amnesty che fotografa il fenomeno in tutta la sua gravità.
Agosto è stato un mese assai caldo anche per i Cie, da Gradisca d’Isonzo a Pian del Lago, passando per Torino, Modena, Crotone. E di questo scrive ancora una volta Galieni.
Francesca De Luca, una new entry della nostra testata, fa il punto sul reality ambientato nei campi profughi annunciato da Rai 1: un progetto che, per assenza di spessore e coinvolgimento di Vip, sta sollevando una marea di critiche e che potrebbe, a questo punto, anche essere messo in discussione. Noi ce lo auguriamo vivamente.
Un’altra new entry, Francesca Capelli, ci manda un interessante articolo da Buenos Aires: un‘intervista che ci mostra come le aperture deliberate dal governo argentino in materia di immigrazione non abbiano prodotto nessuna invasione nel Paese.
Gabriella Grasso ci parla di Tayie Selasi, una delle scrittrici più attese a Festivaletteratura di Mantova, e del suo libro, appena uscito, La Bellezza delle cose fragili.
Alioune Diallo e Aliou Diop tornano con il format Allo scoperto e ci parlano ancora di letteratura della migrazione, ma declinando il tema al femminile (e intervistando anche Gabriella Grasso).
Il 28 agosto di cinquant’anni fa Martin Luther King pronunciava il suo famoso discorso I have a dream. Abbiamo pensato di proporvelo nella versione originale (sottotitolata in italiano) e “accompagnato” da una cornice interpretativa che ci piace. Come anche il Washington Post ha recentemente ricordato quel discorso, e la marcia che lo ha preceduto, non sono stati solo contro il razzismo e le leggi Jim Crow. L’obiettivo erano tutte le discriminazioni.
Fonte: www.corriereimmigrazione.it