Immigrazione: Fini, Norma Su Medici Sarebbe Miopia Politica
Fonte: www.ansa.it
ROMA – E’ stato “giusto il dissenso” sorto sulla norma che avrebbe potuto permettere ai medici di denunciare un clandestino. Se questa norma fosse stata approvata, si sarebbe trattato di “errore giuridico e di miopia politica”. Lo ha detto Gianfranco Fini, presidente della Camera, che questa mattina ha visitato a Roma l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti. Questa norma, per Fini, avrebbe creato rischi per la sicurezza della popolazione (si sarebbero creati “circuiti alternativi, le persone si sarebbero rivolte a sciamani ed imbroglioni”). Ma soprattutto “non avrebbe garantito il rispetto per la dignità umana”.
La norma sulla possibilità per i medici di denunciare i clandestini (si è trattato di un “eccesso di confusione”), per il presidente Fini, “é stata cancellata con un tratto di penna. Ora questo rischio non c’è più”. C’è invece “l’obbligo” che ognuno ha nel “trattare l’altro come una persona. Non conta nulla il colore della pelle, la religione, se ha o meno il permesso di soggiorno. Conta come persona e come tale va aiutata e rispettata. Questo è un valore radicato nella cultura occidentale. E’ dovere dei medici curare ogni essere umano. Se si perde questo principio si rischia di avere una politica lesiva della persona”. Fini ha quindi sottolineato “l’attualità culturale” della Costituzione: “i costituenti furono lungimiranti” quando affermarono che “il diritto alla salute è garantito a tutti, é un diritto inalienabile che va tradotto nella concretezza legislativa ed organizzativa”. Per i medici, poi, è un “impegno che si sposa col giuramento quando iniziano la professione, che è una missione”. Ecco perché quando è apparsa la possibilità di quella norma, si configuravano “comportamenti lesivi della persona”.