A fuoco un barcone, oltre 80 morti. Centinaia di migranti ancora dispersi
Naufragio al largo di Lampedusa
Siracusa, 03 Ottobre 2013
Dopo le 13 vittime del mare e degli scafisti a Scicli di lunedì, non si ferma il dramma immigrazione in Sicilia. Un barcone con 500 migranti è andato a fuoco e naufragato al largo di Lampedusa, a mezzo miglio dall’Isola dei Conigli: recuperati 82 cadaveri, ci sarebbero anche una donna incinta e 30 bambini. 180 i sopravvissuti. Altri corpi in acqua. Arrestato lo scafista. Il sindaco, Giusi Nicolini: “Un orrore, cadaveri ovunque”.
Foto: Naufragio a Lampedusa, i corpi sulla banchina
Dopo 24 ore di sosta sono ripresi gli arrivi di immigrati in Sicilia. “Sono oltre 80 gli immigrati morti nel naufragio al largo di Lampedusa. E’ una tragedia”. E’ scossa il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, che conferma a Rainews24 la morte degli immigrati nel naufragio di un barcone con almeno 500 profughi a bordo avvenuto a poche miglia dall’isola. Secondo le testimonianze di alcuni soccorritori del barcone naufragato, vi sarebbero ancora in acqua centinaia di migranti. Si temono quindi altre vittime.
L’allarme
L’allarme del naufragio è stato dato dall’equipaggio di due pescherecci che transitavano nella zona. Probabilmente i migranti hanno acceso un fuoco sull’imbarcazione al largo della costa per farsi vedere, poi il fuoco è aumentato fino a fare affondare l’imbarcazione.
I superstiti
Tra i superstiti ci sarebbero due bambini (un maschio e una femmina di meno di tre anni) e una donna incinta. Mancherebbero all’appello circa 250 migranti.
Un altro sbarco
Altri 117 profughi, tra i quali 20 donne e 4 bambini, sono stati soccorsi dalla Guardia costiera e condotti a Siracusa. L’allarme è arrivato alla sala operativa della Capitaneria di porto di Catania dalla Croce rossa che era stata stata contattata da una donna residente in Belgio alla quale aveva telefonato con un satellitare uno dei passeggeri del barcone in difficoltà. E’ dunque decollato un aereo ATR42 della Guardia Costiera che aveva individuato il natante a 30 miglia dalle coste siciliane. Sul punto sono state inviate due motovedette che hanno imbarcato gli immigrati, 70 su una delle unità e 47 sull’altra, per poi trasferirli a Siracusa.
I 13 cadaveri di Scicli
Solo lunedì mattina, almeno 13 migranti erano morti annegati nel Ragusano mentre cercavano di scappare da un barcone che si è poi spiaggiato a Scicli. Secondo le prime ricostruzioni, gli immigrati sono stati presi a colpi di cinghia dagli scafisti e costretti a lanciarsi in mare. Lo ha raccontato uno dei bagnini che hanno assistito alla tragedia e che sono intervenuti per soccorrere i naufraghi.
Il dramma dei migranti
Meno di due mesi fa un altro tragico sbarco in Sicilia: il 10 agosto scorso 6 migranti morirono sulla spiaggia del lungomare della Plaia di Catania, nei pressi del Lido Verde, annegando, proprio nel tentativo di raggiungere la riva. Sull’imbarcazione arenatasi a circa 15 metri dalla riva, viaggiavano oltre 100 extracomunitari, soccorsi dalle forze dell’ordine e dalla guardia costiera e trasferiti nel porto di Catania per l’identificazione e i soccorsi.
Fonte: http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=182120