A Torino – Via Lombroso- Gli agenti contestano l’occupazione di suolo pubblico ai ragazzini del circolo
di Alessandro Porro
Giocano a calcio balilla in strada . I vigili multano i giovani dell’ASAI
I vigili urbani multano i ragazzi dell’Asai che giocano a calcio balilla sul marciapiede, contestata l’occupazione abusiva di suolo pubblico.
Erano da poco tra scorse le sei del pomeriggio e come spesso accade nelle prime tiepide giornate di primavera i ragazzi che frequentano l’Asai di via Lombroso hanno deciso, anche per mancanza di spazio all’interno del centro di aggregazione, di trasferire sul marciapiede un calcio balilla e proseguire all’aria aperta le sfide a colpi di pallina.
L’idea non deve essere piaciuta particolarmente ai residenti tanto che poco dopo sul posto sono giunti due agenti del nucleo mobile della polizia municipale; Penna e blocchetto dei verbali alla mano i due “civich” hanno contestato al presidente dell’associazione e ai ragazzi l’occupazione abusiva del marciapiede posto all’angolo tra le via Lombroso e Sant’Anselmo… «Abbiamo provato a spiegare loro che stiamo aspettando da più di un mese che il Comune ci conceda l’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico, i ragazzi sono costretti a giocare fuori perché quando ci sono attività all’interno non c’è spazio spiega Riccardo, uno degli animatori, ma non hanno voluto saperne nulla e hanno continuato a compilare il verbale».
In un clima di stupore misto a impotenza è stato chiesto di leggere a voce alta il verbale, cosicché tutti potessero sentirlo. Lettura subito seguita da un applauso ironico quanto polemico. Sergio Durando, presidente dell’Asai si dice profondamente sdegnato e deluso. «Si parla sempre tanto dei giovani e della possibilità di dare loro, degli spazi in cui ritrovarsi e poi si multano dei ragazzi solo perché giocano a calcio balilla su un marciapiede lasciando comunque spazio ai pedoni e non disturbando la quiete pubblica – -attacca- – è una vergogna, dovrebbero interessarsi di situazioni molto più gravi e pericolose, penso che uno spacciatore sotto casa sia peggio di un ragazzo che gioca».