Immigrato leucemico, permesso di soggiorno a rischio. Appello per le cure
Eraldo, 19 anni, da febbraio 2013 è bloccato in ospedale. I suoi amici per fargli avere un permesso di soggiorno hanno aperto a suo nome un’attività nel paese del varesino, ma ora i debiti l’hanno fatta chiudere. Ad agosto 2014 Eraldo può diventare irregolar.
MILANO – Eraldo Hazizaj ha 19 anni ed è malato di leucemia, dal 2010. Da febbraio 2013 è in cura all’ospedale San Gerardo di Monza, con in mano un permesso di soggiorno valido fino all’agosto 2014. “Deve restare in Italia per continuare le cure”, spiega Alessio De Mercato, un amico che da quattro anni lotta con la famiglia Hazizaj affinché Eraldo possa avere le migliori cure possibili. De Mercato ha conosciuto la famiglia albanese nel 2002, quando lavorava all’ospedale di Busto Arsizio in una ditta di pulizie e ha incontrato Gentian, il fratello di Eraldo, operaio edile. Sono coinquilini da sette anni. Alex, come lo chiamano gli amici, da una settimana riempie le pagine dei giornali e delle tv del varesino per chiedere al sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli un colloquio: “Vogliamo che aiuti Eraldo”, dice. “Ho fatto tanti sacrifici per portarlo, ora non posso permettere che alla scadenza del permesso di soggiorno debba tornarsene in Albania”, aggiunge.
De Mercato e Gentian, non appena Eraldo ha compiuto 18 anni, hanno rilevato a suo nome una pizzeria kebab. “È l’unico modo per fargli avere un lavoro”, spiega l’amico. Eraldo è entrato in ospedale la prima volta nel febbraio 2011, con un visto turistico per tre mesi. Lo ha portato in macchina, dopo aver versato i primi 22 mila euro al San Gerardo di Monza per dimostrare che il ragazzo andava in cura. Altrimenti dal consolato non lo avrebbero mai lasciato partire. Da maggio 2011 ad agosto 2011 le cure gli sono state garantite in quanto minore. Ma da qual momento in avanti per restare in Italia ha avuto bisogno di un permesso di soggiorno. E per avere il documento serve un impiego. Ecco perché Gentian e De Mercato hanno investito tutto ciò che avevano per rilevare l’attività. Con lo stipendio, Eraldo si garantisce il pezzo di carta e con questo il tesserino sanitario. Altrimenti non riuscirebbe mai a pagare 75 mila euro di cure. Solo che ora le casse di amici e familiari sono vuote: “Ho dovuto trascurare il mio lavoro – spiega Alex, di professione venditore di auto in un concessionario – e così ha fatto anche Gentian: è difficile andare tutti i giorni in ospedale e seguire il proprio lavoro”. Ma gli affari non vanno bene, nemmeno alla pizzeria-kebab: De Mercato e Gentian non riescono a starci dietro, ora che Eraldo è costretto da mesi a restare a letto. Almeno, dopo le prime cure nel 2011, era riuscito a lavorare qualche settimana. Eraldo era migliorato, riusciva a stare all’aria aperta, a lavorare. Ora no. E così ad ottobre è arrivato lo sfratto: l’attività deve chiudere. “A fine anno dovremo lasciare anche casa nostra: siamo morosi da sei mesi e ci hanno ordinato lo sfratto”, aggiunge Alessio De Mercato.
Finora Alex e Gentian non sono riusciti ad aprire nessuna linea di credito. Sperano che il sindaco di Busto Arsizio possa dare loro una mano, almeno per tenere in vita l’attività. “La cosa più urgente è raccogliere degli aiuti economici per tenere in vita l’attività. Così non possiamo più andare avanti”, conclude. Già il San Gerardo si è molto speso per la famiglia Hazizaj, riducendo i costi dell’affitto dell’appartamento legato all’ospedale dove ora Eraldo in cura. La famiglia però ha bisogno che qualcuno si occupi anche di chi sta fuori dall’ospedale, affinché Eraldo possa ricominciare a vivere, una volta uscito dalla degenza.
Fonte: www.redattoresociale.it
Ho letto questo caso di questo giovane albanese io penso che qualcuno sulla vicenda ha sbagliato lui a diritto di assistenza sanitaria ed essere assistito gratuitamente c’è una recente sentenza della Corte Costituzionale dove dichiara che l’immigrato grevemente malato può rimanere nel nostro paese per curarsi ed ha diritto di avere un permesso di soggiorno per motivi di salute per tanto lui può stare tranquillo per informazioni potete contattarmi telefonicamente 3209721268
Ho letto il caso di questo ragazzo albanese gravemente ammalato, non capisco perchè a dovuto pagare l’assistenza sanitaria, per curarsi come voi sapete c’è una sentenza della Cassazione dove un immigrato può rimanere in Italia a Curarsi ed avere un permesso di soggiorno per motivi di Salute, e non solo le cure per malattie gravi sono a carico del sevizio Sanitario Nazionale,avete fatto regolare richiesta alle strutture sanitarie se avete bisogno di un aiuto gratuito, potete mandarmi copia della documentazione via email a questo indirizzo Email: barberiovladimiro@libero.it