Non accompagnati in Europa: quali diritti a 18 anni?
All’esame del Consiglio d’Europa la proposta di uno “status” di transizione per gli “ex minori non accompagnati” dai 18 ai 25 anni. Un rapporto ad hoc della commissione Migrazioni dell’Assemblea parlamentare del Consiglio sarà discusso nelle prossime settimane a Baku.
Parigi, Maison du jeune réfugié: graffito murale di giovani rifugiati “non accompagnati” sul tema: “Che cos’è la felicità?” (foto: Nadine Lyamouri-Bajja/Unchcr-Coe, 2014.)
Uno status “di transizione” per i minori stranieri accompagnati (Msna) che diventano maggiorenni, per continuare ad offrir loro «i diritti basilari,conditio sine qua non per l’autonomia e un’integrazione riuscita». Lo ha chiesto la commissione Migrazioni dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Coe), presentando un rapporto sull’argomento curato da Mailis Rep, deputata dell’Estonia, e intitolato: Minori migranti: quali diritti a 18 anni?
Il periodo di transizione potrebbe essere adottato per gli “ex Msna” di 18-25 anni. E per dare sostanza a questo periodo sarebbero necessarie misure di welfare assistenziali ed educative, per l’alloggio e l’assistenza sanitaria.
«Alcuni Paesi membri (del Coe, ndr) come la Francia, l’Ungheria, l’Irlanda, la Spagna e il Regno Unito offrono già un’assistenza e iniziative di supporto alternative», sintetizza la commissione Migrazioni.
Ma intanto, la commissione raccomanda alle autorità competenti di concedere il beneficio del dubbio nel valutare i “giovani migranti”, «dal momento che ad oggi non esistono strumenti legali o regolamenti a livello europeo per la determinazione dell’età».
Il rapporto verrà discusso in sede di Commissione permanente dell’Assemblea parlamentare del Coe il prossimo 23 maggio a Baku, in Azerbaigian.
Fonte: viedifuga.org