Immigrazione, ecco il piano di Alfano
Settemila posti in più, ma mancano le risorse
Il ministro dell’Interno ha spiegato quali sono le sue mosse per cercare di tamponare l’emergenza sbarchi. L’operazione Mare Nostrum continuerà e verranno potenziate le strutture di accoglienza. Chiesti più aiuti all’Europa
Sì alla prosecuzione dell’operazione Mare Nostrum, ma via libera anche ad un Piano straordinario di accoglienza. Un piano che, con tutta probabilità, verrà approvato giovedì dalla conferenza Stato-Regioni e presentato ai sindaci siciliani sabato prossimo nel corso di una riunione in programma a Catania. Un piano che ad oggi, però, non ha copertura finanziaria, come confermato anche dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al termine dell’incontro con l’Anci nazionale e l’Anci Sicilia. “Servono soldi per Mare Nostrum – ha ammesso il ministro -. Siamo stanchi, l’Europa non ci sta dando le risorse che ci aspettavamo”.
Lo strumento per la gestione del piano straordinario di accoglienza per gli immigrati sarà il Programma “Sprar”, in funzione già da tempo, ma che ora verrà esteso da 13mila a 20mila posti e per gestire questi 7mila nuove posti servono risorse finanziarie adeguate.
Previsto, inoltre, che la prima accoglienza sia interamente a cura e carico del Governo nazionale, che siano rafforzati gli hub regionali, che siano accelerate le procedure di esame pratiche richiedenti asilo e che sia istituito un tavolo tecnico presso ciascuna regione.
Previsto anche il potenziamento con strutture adeguate, anche utilizzando strutture militari dismesse e strutture opere pie sottoutilizzate, secondo quanto si sta praticando in Sicilia e, in particolare, a Palermo.
L’Anci Sicilia, inoltre, ha chiesto “l’eliminazione della differenza di competenza per minori non accompagnati, che si presta a carico insopportabile di oneri finanziari sui comuni, specie i minori, e assoggettamento di minori ad ogni sorta di sfruttamento”.
“L’incontro – ha dichiarato Orlando al termine del confronto – è stato molto positivo: si attende adesso il passaggio dalla progettazione alla esecuzione. I Comuni siciliani hanno dato e daranno tutta la loro solidarietà e tutto il proprio impegno. Ciò che non può essere consentito è che l’Europa si trinceri dietro disumane logiche di indifferenza o contabili che producono stragi e che la comunità nazionale chiuda occhi, bocca e orecchie, sintomo di disumana indifferenza. Il Governo ha manifestato grande disponibilità e siamo certi – ha aggiunto il sindaco di Palermo – che la approvazione e esecuzione del Piano programmatico oggi esaminato possa anche rendere più forte la posizione dell’Italia in occasione del prossimo semestre di Presidenza dell’Unione Europea”.
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