Istat, sempre più seconde generazioni tra i nuovi nati
In dieci anni, sono aumentati del 282%: si tratta di bambini di origine marocchina, romena, albanesa e cinesi. Sono più di 600mila i nuovi italiani, soprattutto donne e dell’est
Roma – 04 agosto 2014 – La tendenza non s’inverte, sono ancora gli stranieri ad accrescere la popolazione italiana, mentre gli italiani fanno sempre meno figli. Lo rivelano i dati del censimento Istata del 2011, infatti è proprio grazie a loro che l’incremento delle nascite in dieci anni è del 282,2%.
I nuovi nati sono soprattutto europei (41,4%), in particolare dell’area centro-orientale (24%), per quasi un terzo africani, prevalentemente del nord Africa (22,5%), per il 22% sono asiatici, mentre il 5,5% ha una cittadinanza americana. In particolare, i marocchini nati in Italia rappresentano il 15,2% del totale degli stranieri nati nel nostro Paese e, insieme a romeni, albanesi e cinesi, costituiscono oltre il 50% del totale. Relativamente all’incidenza dei nati in Italia sulle singole comunità, sono i Paesi africani a registrare i valori diffusamente più elevati, come la Nigeria (28,3%), la Tunisia (27,6%), l’Egitto, il Marocco e il Ghana con circa il 23% ciascuno, ma anche la Serbia (22,9%) per l’Europa e la Cina (24,1%) per l’Asia.
L’Istituto Nazionale di Statistica ci permette di analizzare le provenienze dei nuovi italiani per acquisizione. Sono 607.394 e per circa i 2/3 sono di sesso femminile, con punte massime rilevate per la Polonia e la Romania, per alcuni paesi dell’America Latina e per le Filippine, contrariamente a quanto si evidenzia per il Nord-Africa dove sono prevalentemente gli uomini ad avere acquisito la cittadinanza italiana.
Fonte: www.italianipiu.it