L’altro volto dell’immigrazione: il boom che arriva dall’Oriente
Ci sono immigrati e immigrati: quelli che vengono dall’Oriente stanno letteralmente conquistando il nostro paese.
Oltre un milione al 31 dicembre 2013: secondo i dati Eurostat sui permessi di soggiorno, l’Italia è il primo paese per presenza di asiatici, quasi un quarto del totale presente nell’Unione europea. E tutto questo sta avvenendo con una rapidità sorprendente: negli ultimi 5 anni l’aumento di chi arriva dall’Oriente è pari al 51,6%.
I numeri parlano chiaro: quelli forniti nello studio della Fondazione Leo Moressa e analizzati da Asher Colombo nella collana ‘Stranieri in Italia’ non solo riguardano l’enorme incremento di stranieri che provengono dal continente asiatico, ma anche il loro successo nel fare impresa. Un boom, come riporta la Repubblica, che si fonda sulla solidità della famiglia e che facilita il successo scolastico dei propri figli.
I continui fenomeni migratori che coinvolgono quotidianamente l’Italia e l’incapacità politica che li gestisce fanno distogliere l’attenzione da alcuni importanti dati. Mentre l’Italia è il paese preferito per chi viene dal Bangladesh (6 su 10 da noi), per indiani e pachistani siamo la seconda scelta: ovviamente, la prima è rappresentata dal Regno Unito. Tutto questo inevitabilmente influisce i dati riguardanti il mondo del lavoro. Gli imprenditori asiatici in Italia, infatti, sono circa 135 mila, un vero e proprio esercito composto da 60 mila cinesi sviluppato dell’8,3% nell’ultimo anno. Crescita più lenta, invece, per le imprese del totale degli altri stranieri il cui aumento è pari al 2,4%, mentre quelle italiane calano dell’1,8%. In Italia, poi, mentre i filippini sono principalmente impiegati nei servizi alle persone, gli indiani sono occupati nell’industria e i cinesi nel commercio.
La madre patria non si scorda mai, così il denaro inviato in Oriente dall’Italia, per la maggior parte, finisce proprio nel continente asiatico. La Cina si conferma prima destinazione con oltre un miliardo spedito nel 2013 sul totale di 2,5 miliardi arrivati in Asia.
La criminalità coinvolge il popolo asiatico in Italia, ma solo in maniera marginale. Pur rappresentando il 20% sul totale degli immigrati in Italia, i detenuti asiatici sono il 6,5%.
Anche l’immigrazione, dunque, può avere un lato positivo. Lo conferma il dato riguardante il successo scolastico dei figli, in netta controtendenza con quelli dell’Ocse: a fronte di un alto abbandono scolastico tra i figli degli immigrati, il 17,6% degli alunni stranieri oggi proviene dall’Asia con un livello di successo maggiore agli altri immigrati.
Fonte: www.lultimaribattuta.it