Profughi, Diocesi contro Lega: «Aiuto a casa loro non serve»
Sul sito della Curia una netta presa di distanza della manifestazione indetta per sabato mattina dal Carroccio in piazza Duomo contro l’immigrazione clandestina
di Redazione Milano online
«Difficile che per queste persone possa essere efficace «aiutarli a casa loro»: basti vedere il livello estremo di povertà, conflitto e complessità di Paesi come la Siria, l’Eritrea, la Palestina, l’Iraq, la Libia. Certamente quella della cooperazione internazionale è una strada da percorrere in modo più deciso»: è quanto scrive sul sito della Diocesi di Milano don Roberto Davanzo, direttore della Caritas Ambrosiana. Domani a Milano la Lega Nord ha organizzato una manifestazione contro l’immigrazione clandestina e l’operazione Mare Nostrum a cui parteciperanno anche esponenti di casa Pound e Cinque Stelle), e don Davanzo spiega che «non ci sono dubbi che per tutto questo si stia pagando un prezzo. Ma il costo delle vite umane finite sul fondo del Mediterraneo qualcuno ha mai provato a stimarlo? Così come è indubbio il prezzo da pagare per i sempre perfettibili percorsi di accoglienza. Consideriamo però anche il danno sociale che deriverebbe dall’abbandonare queste persone a se stesse o in balia di organizzazioni criminali”.
«La dignità delle persone»
«Il fenomeno migratorio – prosegue – è cosa seria che si radica nella drammatica realtà di un mondo spesso squilibrato ed ineguale. Per questo deve essere affrontato con criteri condivisibili per una sua gestione saggia e che rispetti la dignità di persone per lo più in fuga da miseria, conflitti, mancanza delle più elementari forme di libertà. Tutelando, insieme, la sicurezza dei cittadini residenti. Toni eccessivamente allarmistici possono innescare nei singoli paura e ripiegamento egoistico, a danno di tutta la vita sociale». Il direttore della Caritas Ambrosiana spiega quindi che «una società sempre più solidale con i più deboli, ogni forma di debolezza, è un guadagno e una garanzia per tutti: domani in difficoltà potrebbe esserci chi ora si sente forte».
Fonte: milano.corriere.it
Bene la presa di posizione della diocesi, in particolare su ” aiuti a casa loro “, pura retorica populista, disinformante. Segnalo, purtroppo, che espressioni simili si hanno a proposito del controllo dei flussi. Oggi sul Fatto , un magistrato parla di controlli dai paesi di provenienza che non si fanno ma potrebbero essere fatti se l’Europa trattasse:
Il PM Padalino dice testualmente ,” trattare con i paesi d’origine che,volendo, sono in grado di livellare i flussi. Ma di quali paesi parla ? Cosa vuol dire volendo ? Con quali mezzi e organizzazione ? Insomma siamo al “bisogna fermarli laggiù”. Laciamo perdere poi la domanda ” Possiamo anche stabilre che le ragioni economiche sono sufficenti per accettare chiunque. Ma è giusto?”, se chi arriva non trova lavoro , spaccia , delinque e ci riempie le carceri. E poi da noi le sanzioni sono blande, i reati da strada sono repressi poco..s esce e si torna adelinquere.
Beh Padalino non manca di mettersi in mostra, si tratti di immigrati e giovani NO TAV.
Toni Ferigo