Ora l’Italia è più cattiva
Fonte: La Repubblica 04/07/2009
Di Adriano Sofri
Variando Pietro Nenni ( “Da oggi siamo tutti più liberi”) il governo ieri ci ha dichiarati tutti più sicuri. Da ieri, siamo tutti più insicuri, ipocriti e più cattivi. più insicuri e ipocriti per che viviamo di rendita sulla fatica umile e spesso umiliata degli altri.
Infermieri e domestiche e badanti di vecchi e bambini, quello, che abbiamo di più prezioso (e di prostitute addette ad altre cure corporali), e lavoratori primatisti di morti bianche, e li chiamiamo delinquenti e li additiamo alla paura. Ci sono centinaia di migliaia di persone che aspettano la regolarizzazione secondo il capriccio dei-decreti flussi e in tanto sul loro lavoro si regge la nostra vita quotidiana. e basta consultare le loro pratiche di questura per saperne tutto nome cognome luogo di impiego e residenza, nome e indirizzo di chi li impiega.
La legge vi obietterà qualcuno. vuole colpire gli ingressi, non chi c’è già: non è vero. La legge vuole e può colpire nel mucchio. È una legge incostituzionale, non solo contro la Costituzione italiana, ma contro ogni concezione dei diritti umani, é punisce una condizione di nascita – l’essere straniero – invece che la commissione di un reato. Dichiara reato quella condizione anagrafica. Ci si può sentire più sicuri quando si condanna a spaventarsi e nascondersi una parte così ingente e innocente di nostri coabitanti? Quando persone. Di nascita straniera temano a presentarsi a un ospedale a fare registrare una nascita, a frequentare un servizio sociale, o anche a rivolgersi, le vittime della tratta, ad associazioni volontarie e istituzionali (forze di polizia comprese) impegnate a offrire loro un sostegno.
Quando gli stranieri temano, come avviene già, mi racconta una benemerita visitatrice di carceri, Rita Bernardini, di andare al colloquio con un famigliare detenuto, per paura di essere denunciato? Lo strappo che gli obblighi della legge e i suoi compiaciuti effetti psicologici e propagandistici provoca nella trama della vita quotidiana non farà che accrescere la clandestinità, questa sì lucrosa. Criminal, di tutti rapporti sociali delle persone straniere. E anche una legge razzista? Si gioca troppo con le parole, mentre i fatti corrono. Le razze no esistono, i razzisti sì. Questa legge prende a pretesto i matrimoni di convenienza per ostacolare fino alla persecuzione i matrimoni misti, ostacola maniacalmente l’unità delle famiglie, fisa per gli stranieri senza permesso di soggiorno una pena pecuniaria grottesca per la sua irrealtà da 5 a 10 mila euro, e giù risate – e in capo al paradosso si affaccia, come sempre, il carcere.
Carcere fino a tre anni per chi affitti una stanza a un irregolare: Be’. dovremo vedere grandiose retate. Galera ripristinata – bazzecole, tre anni a chi oltraggi un pubblico ufficiale la più tipicamente fascista e arbitraria delle imputazioni. Quanto alle galere per chi non abbia commesso alcun reato, salvo mettere piede sul suolo italiano ora che si chiamano deliziosamente Centri di identificazione e di espulsione, ci si può restare sei mesi! Sei mesi per aver messo piede. Delle ronde, si è detto fin troppo: e dopo aver detto tanto sono tornate teli e quali come nella primitiva ambizione squadre aperte a ogni futuro, salvo il provvisorio pudore di negar loro non la gagliarda partecipazione di ammiratori del nazismo, ma la divisa e i distintivi.
Tutto questo è successo. Ogni dettaglio di questo furore repressivo è stato sconfessato e accantonato nei mesi scorsi, spesso per impulso di gruppi e personalità della stesa maggioranza, e gli articoli di legge sono stati ripetutamente battuti nello stesso attuale parlamento introvabile. E bastato aspettare, rimettere insieme tutto, e nelle versioni più oltranziste, imporre il voto di fiducia – una sequela frenetica di voti di fiducia – e trionfare. Un tripudio di cravatte verdi, ministeriali e no, con l’aggiunta di qualche ex fascista berlusconizzato. (Perche non è vero che il berlusconismo si sia andato fascistizzando : è vero che il fascismo si è andato berlusconizzando). La morale politica è chiara. Il governo Berlusconi era già messo sotto dalla Lega (“doganato”: si può dire così? Doganato dalla Lega). Ora un presidente del Consiglio provato da notti bianche e cene domestiche è un mero ratificatore del programma leghista. Ma la Chiesa cattolica, si obietterà ha ripetuto ancora ieri il suo ripudio scandalizzato del reato di clandestinità e la sua diffidenza per le ronde e in genere lo spirito brutale che anima una tal idea della sicurezza. Appunto. Berlusconi è politicamente ricattabile ma non da tutti allo stesso modo. Dalla Lega sì, dalle commissioni pontificie no perlomeno non da quelli che si ricordano che il cristiano è uno straniero.
Un ultimo dettaglio: le carceri. Mai nella storia del nostro stato si era sfiorato il numero attuale di detenuti: 64 mila. Dormono per terra, da svegli stanno ammucchiati. La legge riempirà a dismisura i loro cubicoli. Gli esperti hanno levato invano la loro voce: “Le carceri scoppiano, c’è da temere il ritorno della violenza, un’estate di rivolte”. Può darsi. Ma non dovrebbe essere lo spauracchio delle rivolte, che non vengono, perché nemmeno di rivolte l’umanità schiacciata delle galere è oggi capace, a far allarmare e vergognare: bensì la domanda su quel loro giacere gli uni sugli altri, stranieri gli uni agli altri. La domanda se questi siano uomini.