Il Governo impugna le leggi in materia di integrazione degli immigrati delle Regioni Toscana e Marche.
fonte: www.immigrazioneoggi.it
Il Ministro Fitto spiega che le due leggi “disciplinano materie di competenza statale” con la manifesta volontà delle due Regioni “di eccedere le proprie competenze”.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, nella riunione di ieri ha deciso di impugnare la legge della Regione Marche n.13/2009 e la legge regionale della Toscana n.29/2009, entrambe in materia di sostegno ed integrazione di cittadini stranieri.
Lo rende noto l’ufficio stampa del Ministero precisando che la legge delle Marche prevede una serie di interventi in favore non solo di cittadini stranieri regolarmente soggiornanti nel territorio regionale, ma rivolti anche a “cittadini stranieri immigrati in attesa della conclusione del procedimento di regolarizzazione”. Pertanto, essa richiama la condizione giuridica dell’immigrato che, ancora privo di regolare permesso di soggiorno, risulta sprovvisto dei documenti necessari affinché la sua presenza sul territorio nazionale possa essere qualificata, ai sensi della normativa statale, come legittima.
La legge della Regione Toscana, invece, secondo il Governo contiene alcune disposizioni che prevedono specifici interventi (in materia di assistenza socio-sanitaria, di rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno, di incidenza sui flussi migratori) in favore di cittadini stranieri immigrati privi di regolare permesso di soggiorno, eccedendo in tal modo dalla competenza regionale. “Tali leggi – prosegue la nota – disciplinando ed agevolando il soggiorno degli stranieri che dimorano irregolarmente nel territorio nazionale, incidono sulla disciplina dell’ingresso e del soggiorno degli immigrati che, come più volte affermato dalla Corte Costituzionale, è riservata allo Stato in quanto ricompresa nelle materie concernenti il diritto di asilo e la condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti all’Unione Europea e l’immigrazione”.
Il ministro Fitto ha anche specificato di aver proposto “l’impugnativa di queste specifiche leggi ovviamente in punto di diritto ma non mi sfugge un punto di fatto, la presumibile volontà da parte delle due Regioni di eccedere le proprie competenze legislative anche con uno spirito di polemica nei confronti di leggi e norme decise dal Parlamento e quindi leggi dello Stato”.
(Red.)