Immigrazione, le parole di Rossi nella giornata del Rifugito
Rossi: “Governo acceleri pratiche riconoscimento” In tema di immigrazione “chiedo al governo di accelerare le pratiche di riconoscimento dei profughi che abbiamo: perché da noi ci vogliono due anni e in Germania due mesi? Bisogna che si provino a dare risposte su questo”. Lo ha detto oggi il governatore toscano Enrico Rossi ad una iniziativa nella Giornata del Rifugiato a Firenze.
Rossi ha anche spiegato di ritenere che “abbiamo bisogno anche di poter attivare il permesso di accogliere per ragioni umanitarie, caritatevoli e di ricongiungimento tutti coloro che, pur non arrivando da paesi di guerra arrivano qua spinti da condizioni di vita terribili. Credo che questo debba essere fatto: è successo nel 2011, dovremmo rifarlo, farebbe discutere, ma sarebbe un atto di coraggio ed è consentito dal trattato di Dublino”. Rossi ha infine sottolineato che “per la Costituzione esiste un obbligo di accogliere, di riconoscere il diritto di asilo, chi fugge dalla guerra, dalla fame, la miseria”.
Ancora Rossi: “In Toscana 150 Comuni non hanno accolto neanche un immigrato.Bisogna richiamarli alle loro responsabilità” Ci sono “150 Comuni toscani che non hanno accolto ancora un immigrato. Bisogna richiamare questi Comuni alle loro responsabilità”. Lo ha detto a Firenze in occasione della Giornata del Rifugiato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. “Il modello toscano dell’accoglienza diffusa, dei piccoli centri, funziona, va supportato – ha detto – Anche e soprattutto da parte dello Stato. La Regione Toscana è una terra di accoglienza. Con accoglienza, insieme a sicurezza, risolviamo i problemi. C’e’ un pezzo della Toscana che funziona grazie all’immigrazione. I distretti, le campagne. Saremmo più poveri se non avessimo l’immigrazione”.
Alcuni di questi 150 Comuni, ha spiegato ancora Rossi, “hanno puntato i piedi; altri, la stragrande maggioranza, non sono stati ancora interpellati. Ma se lavoriamo tutti insieme, tra enti, con l’Anci, si possono evitare le grandi concentrazioni”. “Basta, ad esempio, che ciascuno di questi 150 comuni di cui abbiamo parlato, ospiti 10 persone, e abbiamo già affrontato il problema”, ha concluso Rossi.
Rossi: “Permessi umanitari per mandarli in Europa” “Salvini urla in tv: ‘Chi dà agli immigrati i soldi per venire qua?’. Glielo dico io chi glieli dà: quei soldi glieli danno i loro familiari, per lo più già emigrati nel nord Italia”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Enrico Rossi, a margine della Giornata del Rifugiato a Firenze. “Tra quelli che si vedono in giro con il sacco di mercanzie, o a spezzarsi la schiena nelle nostre aziende – ha spiegato – metà manda parte dello stipendio in Africa. Io dico che dare a questa gente un permesso umanitario per mandarla in Europa non sarebbe drammatico. Farlo sarebbe forse un cedimento all’ideologia di Salvini, quando fu lo stesso Maroni ad adottare un provvedimento del genere per ragioni umanitarie? Se restano nei centri, queste persone li ingolfano: se le mandi dove vogliono andare, vanno a lavorare, pagano le tasse, creano società, fanno impresa e non tolgono niente a nessuno”.
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