UE: ‘non bastano lacrime a ogni disgrazia’ dell’immigrazione
Bruxelles – “Costruire ponti, dev’essere questo il compito” del Consiglio europeo di oggi e domani secondo Frans Timmermans, vice presidente vicario della Commissione Ue. Alla vigilia del vertice dei 28 capi di Stato e di governo che tratteranno della situazione in Grecia, di sicurezza, migrazioni, governance economica, il politico olandese si sofferma soprattutto sul fenomeno migratorio. Nella sede dell’Europarlamento, dove è intervenuto alla plenaria, spiega: “Sono proprio le migrazioni il settore in cui si può manifestare la solidarietà europea. Ma tanti Stati invocano solidarietà” per diversi motivi, “ma poi non sembrano pronti per darne”. Secondo Timmermans occorre essere coscienti “che prima o poi il problema delle migrazioni tocca tutti, non solo Italia o Malta o Grecia. E non bastano le lacrime che versiamo a ogni disgrazia che accade nel Mediterraneo”.
“Dobbiamo tendere la mano a questi infelici che scappano dal loro Paese” per sfuggire a fame e guerre. “E quando trattiamo dei profughi non possiamo parlare di ‘quote’, perché è questione di rispetto della dignità umana”. Timmermans specifica: “Noi abbiamo fatto una proposta” di ricollocazione di migranti, “e nessun Paese ne ha fatta un’altra migliore. Del resto non possiamo lasciare il tutto alla buona volontà. La ripartizione dei profughi deve riguardare tutti, senza eccezioni o clausole opt-out”.
Timmermans punta a un “accordo entro luglio”. “Sono contento – dice – che Irlanda, Norvegia, Svizzera e persino Liechtenstein si sono detti disponibili” ad accogliere alcuni profughi”. Al contempo, però, Timmermans ricorda: “Dobbiamo dare aiuto ai Paesi più esposti. Ma occorre essere fermi verso coloro che non hanno diritto all’asilo. In questo caso bisognerà procedere con i rimpatri”. Secondo il vicepresidente della Commissione, solo in questo modo la solidarietà può essere invocata, se “corrisponde a una responsabilità” sul fronte della concessione dell’asilo.
Fonte: www.migrantesonline.it