Torino: preghiera per l’accoglienza dei migranti.
Le indicazioni della Migrantes diocesana
Torino – “Preghiamo perché la nostra parrocchia e le nostre famiglie sostengano con scelte concrete l’invito di Papa Francesco ad accogliere e dare ospitalità ai nostri fratelli e sorelle rifugiati”. “Preghiamo perché il forte richiamo dell’apostolo Giacomo a mostrare la fede nelle opere ci trovi coraggiosi e disponibili a vivere il Vangelo della carità verso ogni persona o famiglia che si trova in gravi difficoltà e sofferenze”.Queste le due preghiere che il vescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, ha scritto ed inviato a tutte le comunità parrocchiali della diocesi con l’invito a inserirle, domenica 13 settembre, nelle intenzioni della preghiera delle fedeli durante le celebrazioni liturgiche.
“L’invito che ho rivolto due domeniche fa e quello di Papa Francesco domenica scorsa – scrive mons. Nosiglia – chiama in causa ogni parrocchia, comunità religiosa e famiglia, merita la più ampia partecipazione e impegno verso tanti rifugiati (singoli, famiglie e minori…), che giungono nel nostro Paese, per fuggire dalla guerra, violenza e povertà assoluta”.
“Chiediamo – prosegue – l’aiuto del Signore per questi fratelli e sorelle e per tutti coloro che soffrono a causa della mancanza di casa, di lavoro, di salute e di giustizia. Preghiamo anche per noi, perché sappiamo dare una risposta concreta alle loro necessità”.
Intanto l’Ufficio Migrantes di Torino pubblica le prime indicazioni relative al progetto di accoglienza dei profughi presso enti religiosi e famiglie. Le indicazioni saranno pubblicate sul settimanale della diocesi “La Voce del Popolo” di domenica prossima. Il periodo dell’accoglienza andrà da un minimo di 6 mesi a un massimo di 12 mesi. L’obiettivo del progetto – fa sapere Migrantes – è quello di utilizzare tale periodo per portare il rifugiato a una situazione di autonomia economica e abitativa. La Migrantes torinese raccoglie le disponibilità da parte delle diverse realtà (Unità pastorali, parrocchie, famiglie, comunità religione e associazioni e movimenti laicali) e procederà nelle prossime settimane a ipotizzare l’assegnazione dei beneficiari agli ospitanti, non prima di aver incontrato gli interessati.
“L’appello che ha fatto il vescovo della città va alle comunità pastorali che sono raggruppamenti di parrocchie con l’idea che questi mettano insieme e avviino un’esperienza di accoglienza”, dice il direttore Migrantes Sergio Durando: “in questo momento stiamo organizzando tutte le risposte, le segnalazioni, le disponibilità che arrivano. Tante esperienze di accoglienza – aggiunge Durando – sul territorio “possono diventare anche narrazione di una storia dove la solidarietà può essere fatta di concretezza, dove l’incontro può essere arricchente – già lo stiamo sperimentando; abbiamo delle esperienze dove la conoscenza diventa un’opportunità di crescita davvero importante per le persone. Questo è quello che si sta avverando. Se si supera in qualche modo la paura, se ci si incontra forse si riscopre che la conoscenza crea un’occasione importante”. (Raffaele Iaria)
Fonte: www.migrantesonline.it