Metodisti e Valdesi, “indignazione per legge inaccettabile”
Fonte: www.misna.it
“Indignazione” per una legge “inaccettabile” – la nuova legge sulla sicurezza entrata in vigore all’inizio di agosto e più nota come ‘Pacchetto Sicurezza’ – è stata espressa oggi dal Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi che da domenica si sta svolgendo a Torre Pellice, in provincia di Torino. Nell’ordine del giorno approvato oggi, il sinodo “esprime la sua indignazione per le conseguenze che la legge ha non soltanto sugli immigrati, ma anche sui cittadini italiani, sulla qualità della nostra democrazia e sul grado di legittimità del nostro ordinamento; per i sentimenti di diffidenza che tale legge alimenta: nei cittadini stranieri, posti in una situazione di sudditanza psicologica indipendentemente dalla regolarità o meno della loro situazione; nei cittadini italiani, irresponsabilmente spinti a credere, da un lato, che l’immigrazione clandestina sia la principale causa di insicurezza e, dall’altro, che questa legge renda più sicuro il nostro paese, mentre – in realtà – essa contribuisce ad aumentare i casi di clandestinità, favorendo lo sfruttamento degli stranieri e la loro caduta nella definitiva invisibilità, esponendoli maggiormente a divenire preda della criminalità organizzata”. Nel documento approvato oggi le chiese valdesi e metodiste si definiscono “direttamente toccate” dalla legge in questione “sia in quanto organismi ecclesiastici, sia attraverso le proprie opere, i propri ministri di culto, i singoli credenti siano essi membri di chiesa con responsabilità istituzionali – costretti a scelte laceranti tra i propri obblighi di coscienza e di coerenza e il rispetto di questa legge e di molte sue disposizioni – o cittadini stranieri presenti sul territorio dello stato italiano senza essere in regola con il permesso di soggiorno”. Il Sinodo auspica poi – e invita le chiese a promuoverlo – “un immediato impegno da parte dei cittadini per contrastare gli aspetti discriminatori della legge e per giungere a una revisione della normativa sull’immigrazione”, impegnando le chiese “a contrastare la cultura xenofoba con i valori della cittadinanza repubblicana, con la tutela dei diritti umani e con la testimonianza resa all’insegnamento biblico sull’accoglienza dello straniero e contro il trattamento iniquo dei più deboli”. Intanto la decisione del Sinodo valdese di osservare per oggi una giornata di digiuno, in segno di protesta contro il pacchetto sicurezza, ha trovato l’adesione anche del vescovo di Pinerolo, monsignor Pier Giorgio Debernardi, che ha invitato i presbiteri, i diaconi, i religiosi e i laici della sua diocesi a osservare una giornata di digiuno e di solidarietà con gli immigrati. ”Mi è parso importante che anche la chiesa cattolica pinerolese partecipasse a questo segno. Noi crediamo che occorre lavorare per cambiare una cultura. Come cristiani non possiamo rassegnarsi a che nella nostra nazione siano operanti questi leggi. E’ una cultura da cambiare, una cultura che sta purtroppo radicandosi anche nella nostra gente” ha detto il vescovo, che oggi ha partecipato al sinodo valdese, al Servizio informazioni religiose (Sir) della Conferenza episcopale italiana (Cei).[