Migranti, polemiche Berlusconi-Ue (II)
Fonte: www.lastampa.it
Il presidente Barroso placa gli animi: «Il caso è chiuso», ma Almunia non ci sta: «A chi devo chiedere permesso?» Anche Frattini sposa la linea “dura”
LA VALLETTA
«A quale presidente dovrei chiedere il permesso di parlare?» è la domanda che ha rivolto ironicamente il commissario europeo agli Affari economici e Finanziari Joaquìn Almunia, ai cronisti che gli ricordavano le parole del premier italiano Silvio Berlusconi sulle prese di posizione della Ue,durante la conferenza stampa finale del Consiglio informale Ecofin svoltosi oggi a Bruxelles. A togliere Almunia dall’imbarazzo è intervenuto quindi il presidente di turno dell’Econfin, il ministro delle Finanze svedese Anders Borg, che ha affermato: «Spero che la Commissione continui a rispondere in modo trasparente». «Persino in italiano» ha aggiunto ancora Almunia, a mò di conclusione.
In mattinata l’Ue aveva detto stop alle polemiche sull’Italia scatenate dalla questione immigrazione e dalla politica di comunicazione della Commissione europea. Il portavoce di Barroso, Johannes Laitenberger: «La questione è chiusa» ha affermato rispondendo ad una pioggia di domande in sala stampa. «È stato un malinteso – ha detto – nato su alcune dichiarazioni e poi chiarito». Il portavoce ne ha approfittato per lanciare un appello alla calma: «Non è necessario gonfiare queste polemiche ed il presidente Barroso è un difensore dei poteri della Commissione Europea come è riconosciuto da tutti in Europa».
«Noi siamo nel nostro ruolo» ha aggiunto il vicepresidente della Commissione Ue, Jacques Barrot. «Nulla si oppone al respingimenti degli immigrati irregolari, nella misura in cui ci sono degli accordi di riammissione con i Paesi di origine». È chiaro, ha aggiunto, «che non possono essere fatti mettendo a rischio la vita degli immigrati». Anche il ministro degli Esteri, Franco Frattini, aveva avvertito la Ue a stare più attenta sulla sua politica di comunicazione: «Le prese di posizione di portavoce e commissari Ue sono – ha detto Frattini ai microfoni del Gr1 – sono lo strumento per innescare polemiche domestiche. Credo che il presidente della Commissione e il suo portavoce possano assumere un più forte coordinamento verso i mezzi di informazione».
Intanto continuano gli sbarchi di migranti. 96 somali, tra cui due bambini e 26 donne, quattro delle quali incinte, sono stati soccorsi da un’unità maltese di pattugliamento d’altura, mentre erano alla deriva nel Canale di Sicilia. I migranti si trovavano a bordo di un gommone di una decina di metri di lunghezza, privi di giubbotti salvagente. Al momento del salvataggio il mare era in tempesta e le condizioni meteorologiche stavano ancora peggiorando, il natante aveva cominciato a imbarcare rapidamente acqua. Dopo che una ricognizione aerea non aveva permesso di individuare il gommone, è stata inviata l’unità navale che lo ha infine localizzato circa 75 miglia nautiche al largo di Lampedusa. Altri nove immigrati, tra i quali una donna, sono stati poi intercettati anche la notte scorsa a Punta Braccetto, tra Marina di Ragusa e Scicli, dov’erano appena sbarcati. A individuarli è stata la Guardia costiera, che aveva avviato ricerche sia a terra sia in mare dopo la segnalazione di un forestale che aveva notato gli stranieri nascosti tra la vegetazione. Tre degli extracomunitari che sono apparsi in condizioni precarie sono stati accompagnati nell’ospedale di Vittoria.