Le migrazioni fondamentali per migliorare lo sviluppo umano. Il Rapporto Onu “Vincere le barriere” sul ruolo dell’immigrazione.
Fonte: www.immigrazioneoggi.it
Presentato il Rapporto del Programma per lo sviluppo umano delle Nazioni Unite. Per l’Undp “la recessione dovrebbe essere utilizzata come un’opportunità per creare un new deal per i migranti, tenendo a freno una reazione protezionista”.
Costituiscono una spinta allo sviluppo, costano poco o nulla, non portano via posti di lavoro alla popolazione locale. Per il Programma per lo Sviluppo dell’Onu (Undp) sono queste le caratteristiche vincenti degli immigrati.
Il rapporto sullo sviluppo umano stilato dall’organizzazione, dal titolo “Vincere le barriere”, si sofferma attentamente sul ruolo svolto dall’immigrazione nei processi di sviluppo, smentendo anche alcuni luoghi comuni.
Il rapporto parte dal presupposto che nel mondo migra un miliardo di persone – una su sette – e di queste, meno del 30% si sposta in Paesi stranieri. I migranti interni, invece, sono 740 milioni. Solo il 3% della popolazione africana, ad esempio, non vive nel proprio paese di origine.
Inoltre, tra coloro che emigrano all’estero, soltanto poco più di un terzo si muove da un paese in via di sviluppo a paesi industrializzati. L’analisi considera sostanzialmente positivi gli effetti della mobilità in quanto i migranti favoriscono la produttività economica, non portano costi rilevanti alle finanze pubbliche dei Paesi ospitanti, esercitano di rado effetti negativi sui lavoratori locali.
Non mancano problemi ed ostacoli alle migrazioni, in particolare quelli legati alle scarse qualifiche dei migranti ed alle politiche dei governi sempre più restrittive.
La mobilità, pur non essendo un sostituto dello sviluppo umano, apporta molti benefici, anche ai Paesi di appartenenza, specie se supportata da politiche nazionali adeguate. Questo grazie soprattutto alle rimesse dei migranti che in molte nazioni superano gli aiuti allo sviluppo.
Per Jeni Klugman, autore principale del rapporto, “la recessione dovrebbe essere utilizzata come un’opportunità per creare un new deal per i migranti, tenendo a freno una reazione protezionista”.
Pur non schierandosi a favore di una liberalizzazione su larga scala, l’Undp sostiene che vi siano “valide ragioni per incrementare l’accesso di migranti in settori con un’elevata richiesta di forza lavoro”. Un incremento che potrebbe interessare soprattutto le nazioni più sviluppate, in quanto le loro popolazioni stanno invecchiando.
ecco un’analisi lucida e attenta sul problema dell’immigrazione,
http://www.loccidentale.it/articolo/immigrazione%3A+il+nodo+da+sciogliere+non+%C3%A8+la+cittadinanza+ma+pi%C3%B9+mobilit%C3%A0.0079062
pur non condividendola in ogni punto, ho trovato alcuni spunti di riflessione veramente interessanti…
• sicuramente la libera circolazione degli essere umani è un diritto per tutti gli uomini soprattutto se sono dei lavoratori,ma questo fenomeno ha bisogno di regole precise in modo ke questi flussi migratori nn diventino un problema per i paesi ospitanti
http://www.loccidentale.it/articolo/immigrazione%3A+il+nodo+da+sciogliere+non+%C3%A8+la+cittadinanza+ma+pi%C3%B9+mobilit%C3%A0.0079062