Immigrati: Franceschini, Basta Razzismo. Apriamo a Societa’ Multietnica
Fonte: it.notizie.yahoo.com
(ASCA) – Roma, 6 ott – Una forte presa di posizione contro il razzismo e la xenofobia che molti italiani -e forze politiche- riservano agli immigrati, ha caratterizzato il discorso che il segretario del Pd Dario Franceschini ha pronunciato stamane a Genova rivolgendosi ad un folto gruppo di immigrati di seconda generazione. ”Non dobbiamo avere paura” ha detto il segretario Pd riferendosi alla societa’ sempre piu’ multietnica che, al pari di altri paesi, e’ nel nostro futuro: ”questo avverra’. Sta gia’ avvenendo”. E Franceschini ha sottolineato il concetto con una citazione del cardinale Carlo Maria Martini che ha detto: ”L’uomo non puo’ erigere bastioni e barriere al vento che soffia da ogni parte del mondo”. E’ finito il tempo delle ”piccole patrie”, ha aggiunto criticando le chiusure della destra che negli immigrati vede e fa vedere solo minacce e delinquenza, chiudendosi ad una regolazione civile e di buon senso del fenomeno. ”C’e’ una politica, quella impugnata come un’arma da questa destra -ha affermato-, fatta solo di slogan urlati, utili a conquistare una manciata di voti in piu’, magari anche a ‘prendere il potere’. Cosa ben diversa dal governare un Paese e i suoi problemi, i suoi processi di lunga durata”. ”Sono anni -ha sottolineato Franceschini- che li sentiamo: le cannonate per respingere i clandestini, le impronte digitali, i medici chiamati a denunciare gli immigrati irregolari, le ronde ‘verdi’ e quelle ‘nere’. Si cavalca la paura, si alimenta l’odio, si alzano muri che, di fronte a fenomeni che sono epocali e irreversibili, si rivelano muri di cartapesta. E tuttavia quei muri servono a portare consensi, sono utili all’oggi, all’immediato. Portano qualche punto in piu’ nei sondaggi”. ”Eppure l’Italia e’ cambiata. E non c’e’ bisogno di uno scienziato della politica, di un demografo o di un sociologo delle migrazioni. Basta chiedere ad un’ostetrica: su nove bambini nati nei nostri ospedali, uno e’ figlio di genitori stranieri. In questa sala molti di voi -ha aggiunto Franceschini- sono nati e cresciuti qui. Oggi in Italia c’e’ tutta una generazione che sarebbe un errore definire di immigrati, non essendosi mai mossa dal nostro Paese per il semplice fatto che e’ qui che e’ iniziata la sua avventura umana. Una parte di questa nuova generazione e’ gia’ maggiorenne. Voi siete italiani. Anche se la legge ancora non lo riconosce. Portate con voi le radici dei vostri genitori, un legame con le origini e le culture dell’Asia, dell’Africa, del sud America, ed e’ bello e straordinario che sia cosi’. Ma voi siete italiani. Lo dico con orgoglio e affetto, voi siete italiani. Ed e’ l’Italia di domani che dobbiamo gia’ da oggi, insieme, cominciare a costruire”.