La Svizzera dice sì: cittadinanza più facile per gli immigrati di terza generazione
Secondo quanto indicato dalla Confederazione sono circa 25000 le persone che attualmente soddisfano questi criteri per una naturalizzazione agevolata: il 60% sono italiani
Il popolo svizzero ha deciso: c’è chi alza muri e chi li vuole abbattere. Il 60,4% dei votanti della popolazione svizzera ha scelto di dire sì al referendum che chiedeva la naturalizzazione degli stranieri di terza generazione, inserendola in Costituzione.
Finora i progetti per facilitare l’ottenimento della cittadinanza da parte dei discendenti di immigrati non avevano mai superato lo scoglio delle urne. Oggi invece il consenso è stato ampio, avendo raggiunto punte superiori al 70% nei cantoni di Giura, Vaud, Ginevra e Neuchâtel, campione del sì con il 75,1%.
La campagna elettorale era partita in sordina e all’inizio il voto sembrava quasi solo una formalità, fino a quando nelle città non sono comparsi i primi manifesti degli oppositori raffiguranti una donna in niqab, con l’interrogativo “naturalizzare senza controllo?” A quel punto il dibattito si è fatto acceso. Ma alla fine l’esito è stato chiaro, probabilmente più di quanto ci si aspettasse.
Finora i tentativi volti a facilitare l’ottenimento della cittadinanza da parte dei discendenti di immigrati erano sempre naufragati. Il 26 settembre 2004 i votanti avevano respinto due progetti che miravano a facilitare la naturalizzazione di giovani: il 57% del corpo elettorale si era opposto alla naturalizzazione agevolata degli stranieri di seconda generazione, mentre il 52% si era detto contrario al passaporto automatico per la terza generazione. Dieci anni prima, il 12 giugno 1994, il 53% del popolo aveva sostenuto l’idea di rendere ai giovani più facile l’accesso alla cittadinanza, ma la maggioranza dei cantoni aveva respinto l’oggetto. Un progetto analogo – che concerneva anche i rifugiati e gli apolidi – era stato respinto nel 1983 con il 55% dei no. Solo cinque cantoni avevano dato il loro assenso.
Oggi qualcosa è cambiato. Le nuove disposizioni potrebbero entrare in vigore l’anno prossimo insieme alle modifiche della Legge federale su l’acquisto e la perdita della cittadinanza svizzera, che prevedono in generale requisiti più severi per le naturalizzazioni.
Per quanto riguarda i giovani di terza generazione, i candidati dovranno essere nati in Svizzera, aver frequentato per almeno cinque anni la scuola dell’obbligo, disporre di un permesso C, avere perlomeno uno dei genitori che ha soggiornato nella Confederazione per almeno dieci anni e poter contare su un nonno con diritto di dimora o nato in Svizzera. Inoltre, per evitare un aggiramento degli obblighi militari, i candidati non potranno avere più di 25 anni.
Secondo quanto indicato dalla Confederazione sono circa 25000 le persone che attualmente soddisfano questi criteri per una naturalizzazione agevolata: il 60% sono italiani, mentre al secondo posto vi sono giovani con origini balcaniche.
Fonte: www.unita.tv