ONU: “discriminatoria” l’aggravante di clandestinità introdotta dall’Italia.
Fonte: www.immigrazioneoggi.it/
L’alto commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay, ricorda che “non si possono sospendere i diritti umani dei clandestini”.
L’aggravante di clandestinità è “discriminatoria”, ha avvertito ieri da Bruxelles Navi Pillay, Alto Commissario delle Nazioni unite per i diritti umani e dichiarando di “non escludere” una richiesta delle Nazioni Unite all’Italia “di cambiare la legge”.
La norma, che aumenta di un terzo la pena nel caso di reati commessi da stranieri in condizione di irregolarità, è stata introdotta dal decreto legge 23 maggio 2008,n. 92 in materia di sicurezza pubblica.
La commissaria Pillay afferma di aver sollevato il problema già in sede di approvazione parlamentare della norma e di voler “continuare a farlo”. La questione verrà discussa anche in un prossimo incontro tra la stessa Pillay e la Presidenza svedese della Ue.
Secondo Pillay, “devono esserci le stesse regole per tutti per lo stesso crimine” e l’aggravante di clandestinità è quindi “una discriminazione” che pesa sui clandestini. “Noi – ha affermato l’Alto Commissario Onu – puniamo la criminalizzazione dei migranti per il solo essere migranti irregolari”. Pillay ha anche ricordato che “non si possono sospendere i diritti umani dei clandestini”.