Progetto di legge sulla cittadinanza: un passo avanti
ROMA (Migranti-press 43) – “Siamo soddisfatti di aver contribuito a riportare il tema della cittadinanza al centro del dibattito politico. Adesso, però, chiediamo un passo in avanti: l’adozione della nostra proposta di legge come testo base, per arrivare insieme ad una soluzione condivisa”. Lo affermano Andrea Sarubbi (Pd) e Fabio Granata (Pdl), promotori di un testo bipartisan sulla riforma della cittadinanza, firmato da 50 deputati appartenenti a gruppi parlamentari diversi: Popolo delle libertà, Partito democratico, Unione di centro e Italia dei valori. “Dall’inizio della legislatura – spiegano i due parlamentari – si è avviato un confronto in Commissione Affari Costituzionali, ma finora è prevalsa la logica dei blocchi contrapposti: lo testimoniano i resoconti dei dibattiti svoltisi, che ogni cittadino può consultare sul sito della Camera e lo conferma la difficoltà fino a questo momento di adottare un testo base su cui avviare la discussione parlamentare. Ecco perché invitiamo le forze politiche di buona volontà a ripartire dalla nostra proposta: un testo certamente perfettibile, ma frutto di una seria ed onesta ricerca di condivisione; una prova di dialogo, insomma, in un momento in cui i toni della politica italiana appaiono particolarmente accesi”. Secondo i canoni vigenti – concludono Sarubbi e Granata, primi firmatari della pdl (progetto di legge) 2670 – il nostro testa ha l’imperdonabile difetto di non essere automaticamente riconducibile, in via esclusiva, a nessuna forza politica. Ma è proprio questa, a nostro parere, la sua forza più grande: un testo condiviso (magari non perfetto, ripetiamo, ma giù sottoscritto da decine di parlamentari di diverse provenienze) ci appare un ingrediente essenziale per la creazione di un clima costruttivo e per l’avvio di una discussione proficua su un tema così importante per il futuro del Paese. La riforma della cittadinanza dovrebbe entrare in Parlamento a novembre.